Credito privato: un nuovo rischio sistemico?

Un possibile nuovo rischio sistemico per i mercati potrebbe essere quello relativo al credito privato, che secondo il Fondo Monetario Internazionale è cresciuto in modo esponenziale. A differenza del private equity, le società di private credit raccolgono capitale, prestandolo alle aziende senza l’assunzione di una partecipazione azionaria. Questo tipo di credito è quindi erogato da soggetti non bancari e non è scambiato sui mercati pubblici. Gli ultimi dati vedono un ammontare a livello globale di 2.000 miliardi di dollari, concentrati prevalentemente in USA.

Fonte: ricerca TS Lombard

Dario Perkins di TS Lombard evidenzia la natura mutevole del rischio finanziario, specie quando si cerca di normarlo. Quando le Banche centrali hanno regolamentato gli istituti di credito sistemici dopo la crisi finanziaria globale, hanno spostato i prestiti in altre aree del sistema, come appunto il credito privato. 

I debitori tipici sono, secondo la Fed, società di medie dimensioni già altamente indebitate, con ricavi tra 10 milioni e un miliardo di dollari. I termini del prestito sono negoziati da entrambi i lati dell’accordo, ma il tasso è generalmente variabile. L’utilizzo è principalmente per il capitale circolante e riguarda soprattutto i settori tech e sanitario. 

Fonte: ricerca TS Lombard

I prestatori sono tipicamente fondi pensione, società assicurative, family office, fondi sovrani e individui con un alto patrimonio netto. 

Fonte: ricerca TS Lombard

In generale, la Fed non sembra preoccupata di questo fenomeno, in quanto al momento le insolvenze sono più basse e non c’è un muro di scadenze incombente. BoE e FMI appaiono invece più preoccupati. Le criticità viste sono principalmente due: la prima riguarda il complesso sistema di leva finanziaria per il quale non ci sono dati, la seconda è la crescente connessione con altre aree della finanza, come ad esempio il comparto bancario e della gestione patrimoniale. A causa della mancanza di dati, si teme che il sistema possa amplificare le perdite creando un effetto a cascata sui mercati. 

Perkins ritiene che le autorità potrebbero cercare di arrestare la crescita futura del private credit, vista la sua opacità.

Fonte: ricerca TS Lombard

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