La settimana finanziaria in pochi minuti

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News di politica monetaria: BCE

  • Fabio Panetta, componente del board della BCE, ha detto di preferire che i tassi vengano mantenuti ai livelli attuali per più tempo piuttosto di avere un nuovo rialzo per poi dover invertire la rotta. Per Panetta, i rischi sull’inflazione sono più equilibrati, mentre i rischi per l’outlook economico si sono ridotti. Inoltre ha affermato che deciderà in settembre se sarà il caso di una pausa negli incrementi del costo del denaro o no.
  • La BCE ha comunicato che l’inflazione core in Eurozona potrebbe aver raggiunto il picco nella prima metà del 2023. Per l’Eurotower, gran parte delle misure dell’indice dei prezzi al consumo sottostante mostra segni di rallentamento, con la lettura di luglio “ampiamente in linea” con le attese. Inoltre, l’indicatore dell’istituto Persistent and Common Component of Inflation mostra una diminuzione anche sul fronte dei servizi.

News di politica monetaria: Fed

  • Austan Goolsbee, Presidente della Fed di Chicago, ha detto che la Federal Reserve è sulla buona strada per abbassare l’inflazione senza creare un grande aumento della disoccupazione e innescare una recessione. Tuttavia, non è detto che l’istituto riuscirà ad arrivare al suo obiettivo senza più ritoccare il costo del denaro: tutto dipenderà dai dati. Goolsbee sostiene che il mercato del lavoro si sta raffreddando, ma ha anche aggiunto che non vede una stretta connessione tra la rigidità di quest’ultimo e l’inflazione. Questo perché l’indice dei prezzi al consumo può scendere anche con un mercato del lavoro in salute. Un’altra indicazione positiva per l’esponente del board della Fed è che l’inflazione dei beni sta scendendo. Successivamente, ha affermato che l’inflazione in USA può rallentare senza una recessione profonda, mentre il mercato del lavoro sembra avvicinarsi ad una situazione di equilibrio
  • Raphael Bostic, Presidente della Fed di Atlanta, si è detto favorevole a lasciare i tassi invariati nel prossimo meeting, anche se non vede un allentamento della politica monetaria fino alla seconda metà del 2024. Questo in quanto si attende che l’inflazione si muova lentamente verso il target. In successive dichiarazioni, ha dichiarato che non è necessario aumentare nuovamente i tassi per ridurre l’inflazione, in quanto l’occupazione USA sta rallentando in modo ordinato. Bostic ritiene che la Federal Reserve possa arrivare al target dell’indice dei prezzi al consumo mantenendo i tassi agli attuali livelli per un periodo di tempo prolungato, fino al 2024. L’esponente del board della Fed ha anche dichiarato di aspettarsi salari ancora forti.

Altre news finanziarie ed economiche

  • A luglio, l’inflazione dell’Eurozona (preliminare) si è attestata al 5,3%, in linea con il consensus Reuters e sotto il precedente 5,5%. A deludere è il dato core al 5,5%, oltre il 5,4% previsto e stabile rispetto a giugno. A livello di singole componenti quella relativa a cibo, alcool e tabacco ha l’impatto più alto (10,8%, precedente 11,6%), seguita da quella dei servizi (5,6% sul 5,4% precedente), dei beni industriali non energetici (5%, 5,5% a giugno) e dell’energia (-6,1% contro -5,6% precedente). Intanto, nel 2° trimestre il PIL (preliminare) è stato pari allo 0,6% su base annuale, oltre lo 0,5% atteso.
  • A luglio, l’occupazione ADP negli USA si è attestata a 324mila unità, sopra le attee Reuters a 189mila unità e sotto le precedenti 455mila (rivisto da 497mila). La misurazione mostra la resistenza del mercato del lavoro a stelle e strisce.
  • A luglio, in Eurozona l’HCOB PMI dei servizi (finale) si è attestato a 50,9 punti, mentre il composito a 48,6 punti. Entrambe le misurazioni sono state inferiori alle attese Reuters, che vedevano dati in linea con i preliminari 51,1 e 48,9 punti.
  • La Bank of England ha nuovamente alzato i tassi di interesse di 25 punti base portandoli al 5,25%, sostenendo che il costo del denaro rimarrà su livelli restrittivi per un periodo di tempo sufficientemente ampio da riportare l’inflazione al 2%. La votazione è stata presa con 6 componenti del comitato favorevoli e 3 contrari. Per l’istituto centrale, alcune pressioni inflazionistiche persistenti hanno iniziato a cristallizzarsi. Il Governatore Andrew Bailey ha dichiarato che la crescita dei salari era materialmente superiore alle previsioni e le sorprese al rialzo in merito all’inflazione salariale impiegheranno più tempo ad attenuarsi rispetto a quanto ci sia voluto per emergere. La BoE si aspetta un’inflazione al 4,9% a fine 2023, al 2,5% a fine 2024 e sotto il 2% a partire dal 2° trimestre 2025. Il PIL dovrebbe crescere dello 0,5% nel 2023 e 2024 e dello 0,25% nel 2025. Il tasso di disoccupazione è visto al 4% nel 2023, al 4,5% nel 2024 e al 4,75% nel 2025.
  • Thomas Barkin, Presidente della Fed di Rchmond, ha detto che l’inflazione USA resta troppo alta, anche se le ultime letture in merito alla riduzione delle pressioni sui prezzi sono positive. Per Barkin, un rallentamento dell’attività economica è quasi certamente all’orizzonte, seppur questa volta potrebbe essere meno grave rispetto al passato.
  • A luglio il mercato del lavoro USA ha continuato a mostrare segnali di resistenza. I Non-Farm Payrolls si sono attestati a 187mila unità, sotto le attese Reuters a 200mila unità e alle precedenti 185mila (rivisto da 209mila). Il tasso di disoccupazione è sceso dal 3,6% al 3,5%, inferiore alle stime che si aspettavano una stabilità della rilevazione. Il salario orario medio è salito su base annuale del 4,4%, in linea con la misurazione di giugno e sopra il 4,2% del consensus.
  • Il Joint Ministerial Monitoring Committee dell’OPEC+ ha mantenuto invariata l’attuale politica di produzione, in un contesto in cui l’Arabia Saudita ha deciso di estendere il taglio volontario dell’output anche a settembre. Oltre a questo, ricordiamo che anche la Russia ha deciso di allargare la riduzione dell’export di 300mila barili al giorno a settembre.
 

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