Market mover: gli eventi da monitorare dall'11 al 15 settembre, focus su inflazione USA e BCE

Il calendario economico della settimana che va dall’11 al 15 settembre 2023 vedrà principalmente due eventi macroeconomici fondamentali: l’inflazione USA di agosto e la riunione della BCE. Di seguito gli eventi della prossima settimana:

Lunedì 11 settembre:

  • Nessun dato di rilievo da monitorare

Martedì 12 settembre:

  • Indici ZEW tedeschi di settembre, che vengono rilasciati mensilmente e rappresentano le valutazioni e le stime sull’economia da parte degli esperti. Il consensus Reuters sul sentiment dell’economia a è di -15 punti, mentre quello sulla situazione corrente a -75 punti. Questi si confrontano con i -12,3 e -71,3 punti di agosto.

Mercoledì 13 settembre:

  • Verrà pubblicata la stima sul Prodotto Interno Lordo inglese di luglio, prevista da Reuters al +0,4% su base annuale.
  • Attenzione all’inflazione USA di agosto, che permetterà di avere un ulteriore tassello sugli effetti della politica monetaria della Fed sulla crescita dei prezzi. Gli analisti censiti da Reuters si aspettano un dato headline al +3,6% su base annuale (precedente al +3,2%). Le attese sulla misurazione core, ossia quella depurata dagli elementi più volatili, è prevista al +4,3% m/m, in contrazione rispetto al 4,7% di luglio.

Giovedì 14 settembre:

  • Le attenzioni principali saranno rivolte alla riunione della BCE. Al momento della scrittura, le attese del mercato riportate da Refintiv indicano una probabilità del 63,9% di tassi fermi. Un sondaggio condotto da Reuters su 69 economisti vede una leggera maggioranza del 56,52% di un costo del denaro fermo, mentre i restanti 30 si aspettano un incremento da 25 punti base. Gli analisti di ING ritengono invece che la BCE alzerà un’ultima volta il costo del denaro a settembre per via dell’inflazione ancora troppo alta, delle paure di una conclusione prematura del ciclo di incrementi e del focus sugli sviluppi effettivi e non su quelli attesi.
Fonte: Refinitiv
  • Nel corso del pomeriggio sono attesi i dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione dell’ultima settimana (attese a 224mila unità), quelli sull’indice dei prezzi alla produzione di agosto (il consensus Reuters vede una rilevazione a/a al 2,2% sul precedente 2,4%) e quelli delle vendite al dettaglio di agosto, attese in flessione su base mensile dallo 0,7% allo 0,2%. Queste misurazioni permetteranno di avere un quadro più chiaro in merito allo stato di salute dei consumatori, del mercato del lavoro e alle pressioni sui prezzi.

Venerdì 15 settembre:

  • Saranno da monitorare con attenzione i dati della produzione industriale e delle vendite al dettaglio cinesi di agosto. Le attese Reuters sono rispettivamente al 4% e al 2,8% su base annuale, che si confrontano con il 3,7% e il 2,5% di luglio.
  • Si conosceranno le rilevazioni finali di agosto per l’inflazione di Francia e Italia, attese in linea con il 5,7% e il 5,5% a/a dei dati preliminari
  • Negli USA saranno pubblicate le misurazioni sulla produzione industriale di agosto (attese Reuters allo 0,1% su base mensile) e l’indice di fiducia dei consumatori elaborato dall’Università del Michigan (settembre, preliminare) atteso a 69,5 punti.

Altri appuntamenti di politica monetaria

Per quanto riguarda i discorsi degli esponenti delle Banche centrali, ricordiamo che nel corso della settimana sono attivi il blackout period della Fed e il quiet period della BCE. Pertanto, ad eccezione della consueta conferenza stampa di Lagarde alle 14:45, a margine della riunione del prossimo 14 settembre, non sono previste altre dichiarazioni.

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