Obbligazioni USA: difficile che il rally si estenda al 2024

Obbligazioni USA: difficile che il rally si estenda al 2024

Tre tra i più accurati previsori sui bond USA del 2023 hanno evidenziato che il rally di fine anno non si estenderà al 2024. Bloomberg riporta le opinioni di Praveen Korapaty di Goldman Sachs, Joseph Brusuelas di RSM e Scott Anderson di BMO Capital Markets, gli unici tra i 40 intervistati dall’agenzia ad aver previsto che il tasso del decennale USA sarebbe salito oltre il 4% per chiudere l’anno sugli attuali livelli. I primi due ritengono che lo yield del T-Note a 10 anni chiuda il 2024 al 4,5%, mentre il terzo lo vede al 4,2%. Per i tre, gli investitori sottovalutano la forza dell’economia e la persistenza delle pressioni inflazionistiche. Questo evidenzia che il mercato sottovaluta quanto la Fed possa mantenere alti i tassi. Anderson ha sottolineato che è poco probabile che il costo del denaro torni presto all’era pre-pandemica, visto che i cambiamenti economici hanno aumentato il tasso neutrale. Al fine di evitare stimoli all’economia, la Banca centrale USA dovrà mantenere i tassi più alti rispetto a prima. Korapaty sostiene che sebbene non si possa escludere il pericolo di una contrazione economica, i rischi sono orientati verso un rialzo dei rendimenti oltre il suo scenario base al 4,55%, specie se l’inflazione si dimostrasse appiccicosa o se l’IA portasse ad un boom della produttività. Brusuelas ha messo in evidenza che c’è poco spazio di discesa dei rendimenti obbligazionari, in quanto la tenuta del mercato del lavoro complica rallenta il ritorno dell’inflazione al target della Fed. L’analista ritiene che l’inflazione rimarrà un problema per i prossimi due anni.

Condividi su

Informazioni sull'autore

Ti è piaciuto l'articolo ?

Non perderti neanche un contenuto, iscriviti subito alla newsletter gratuita di FreeFinance!

ISCRIVITI SUBITO