Societe Generale a -10%

Gli azionisti di Societe Generale hanno atteso per quattro mesi che il CEO Slawomir Krupa illustrasse il modo in cui intende rilanciare le azioni della banca francese. La sua risposta, in poche parole: ridurre le aspettative. Il CEO ha tagliato gli obiettivi di fatturato e redditività e ha previsto una riduzione dei pagamenti agli azionisti, concentrandosi sul rafforzamento delle riserve di capitale e dell'efficienza. I mercati non ne hanno voluto sapere: SocGen ha subito il crollo più forte degli ultimi sei mesi e segna un -10%, cancellando tutti i guadagni del titolo da quando è subentrato il nuovo amministratore delegato. La banca ha fissato l'obiettivo di una crescita annuale dei ricavi tra lo zero e il 2% nei prossimi tre anni, rispetto ad almeno il 3%, e ha abbassato l'obiettivo di rendimento del capitale netto tangibile al 9%-10%. Questo dato si confronta con l'oltre 10% di Deutsche Bank AG e il 12% di BNP Paribas.

Krupa ha anche ridimensionato le promesse di remunerazione per gli azionisti, impegnandosi a restituire agli azionisti tra il 40% e il 50% dell'utile netto dichiarato, anziché la metà dell'utile. "SocGen ha riportato un aggiornamento deludente", hanno scritto in una nota gli analisti Thomas Hallett e Andrew Stimpson di Keefe Bruyette & Woods. "Rimangono anche i problemi strutturali a lungo termine". “L’attenzione di Societe Generale per l'accumulo di capitale e la riduzione dei costi - nei nuovi obiettivi strategici definiti dall'amministratore delegato Slawomir Krupa - vanno a scapito della crescita dei ricavi e della redditività, rendendo improbabile un aggiornamento del consenso. Deludente è l'assenza di piani importanti per ristrutturare o rifocalizzare la banca d'investimento in difficoltà, a cui si aggiunge la mancanza di una spinta al riacquisto di azioni proprie, in quanto la cautela supera le speranze di crescita.” secondo Philip Richards, analista bancario di Bloomberg Intelligence.


Commento: Alcune azioni bancarie sono molto più deboli di altre ed è chiaro che, sia per chi compra azioni o obbligazioni (o certificati), sia di importanza fondamentale comprendere quali banche sono solide e godono di posizioni di “forza” e quali invece sono in una fase di debolezza che potrebbe peggiorare se si dovessero inasprire le condizioni di mercato. SG è una delle azioni bancarie che avevamo individuato fin dallo scorso anno come in una posizione di debolezza e avevamo fatto notare come i rendimenti offerti (specialmente sui certificati) non erano attraenti considerando il rischio.

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