Argento: cosa aspettarsi dopo la correzione?

Dopo aver raggiunto i massimi storici intorno ai 54,58 dollari, le quotazioni dell’argento hanno iniziato a correggere, perdendo in 8 sedute circa il 16,4%, per poi iniziare una fase di recupero.

Secondo UBS i fattori alla base dell’aumento dei prezzi degli scorsi mesi rimangono intatti. In particolare, i fattori citati sono il calo dei tassi nominali e reali, le preoccupazioni sul debito globale, le previsioni di crescita economica nel 2026 e le considerazioni sul deprezzamento del dollaro.

Fonte: ricerca UBS

Gli analisti ritengono che il rapporto oro/argento potrebbe scendere a 76x, con potenziale fino a 70x. In passato, questi cambiamenti si sono verificati quando il sentiment di rischio è migliorato in un contesto di tassi reali in calo. Ciò dovrebbe continuare a sostenere una forte domanda di investimenti.

Le disponibilità degli ETF sull’argento potrebbero superare il massimo storico a 1.021 milioni di once contro gli attuali 820 milioni.

Entro metà 2026, le quotazioni potrebbero arrivare a 55 dollari con una tendenza al rialzo fino ai 60 dollari.

Ci sono diversi rischi per l’outlook, tra cui un forte rallentamento della domanda industriale, anche se l’impegno costante della Cina nelle energie rinnovabili dovrebbe contribuire a mitigare l’impatto della riduzione dell’utilizzo di argento per pannello (le installazioni solari annuali per il Paese potrebbero aver raggiunto il picco).

Un altro pericolo risiede nella rinascita dell’eccezionalità degli Stati Uniti e nella forza del dollaro, che potrebbe pesare sulla domanda di metalli preziosi.

Una richiesta di investimento sostenuta è essenziale affinché le quotazioni possano raggiungere i top storici.

Fonte: ricerca UBS

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