Argento: fino a dove potrebbero arrivare le quotazioni?

L’argento è in rialzo di oltre il 30% quest’anno. Si tratta di una delle migliori performance tra i metalli. Per dare un contesto, platino, palladio e oro risultano in aumento di più del 50%, 30% e 28%.

UBS evidenzia i motivi per cui c’è un crescente interesse. Innanzitutto le posizioni speculative sui futures dell’argento sono net long per circa 297 milioni di once, circa 96 once in più rispetto a fine dicembre 2024. Da inizio anno, le partecipazioni totali conosciute sugli ETF del metallo grigio hanno registrato afflussi di 70 milioni di once (totale a 786 milioni).

Ci sono diversi elementi che hanno spinto gli acquisti, come la diversificazione dal dollaro USA, la forte domanda industriale e le minori preoccupazioni sulla crescita dell’economia.

Per quanto riguarda la domanda, il Silver Institute prevede una crescita di 1,15 miliardi di once nel 2025. Gli analisti di UBS ritengono che ci possano essere sorprese al rialzo, in quanto c’è una continua propensione al rischio da parte degli investitori, oltre a prospettive di ripresa della crescita nel 2026. Un rischio chiave viene rappresentato dai dazi USA.

Per quello che concerne l’offerta, non sono visti grandi rischi, con la fornitura attesa in aumento dell’1,9% su base annua, arrivando a 835 milioni di once.

C’è da segnalare che il mercato dovrebbe archiviare il suo quinto deficit annuale consecutivo, con un ammanco da 118 milioni di once.

Un fattore fondamentale da tenere sott’occhio sarà il dollaro. Gli analisti si aspettano un indebolimento del biglietto verde fino al 2026, che sarà di supporto ai prezzi dell’argento. In questo quadro, le quotazioni del metallo potrebbero arrivare a 42 dollari l’oncia.

Fonte: ricerca UBS

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