Domani sera, dopo più di un anno, la Federal Reserve dovrebbe procedere al taglio dei tassi. Al momento della scrittura e secondo quanto riportato da Refinitiv, il mercato prezza con il 67% una riduzione da 50 punti base. Nel meeting saranno pubblicate anche le proiezioni economiche, incluso il dot-plot. Ma cosa si attendono gli analisti? Come di consueto, abbiamo raccolto alcune delle principali ricerche per avere un’idea completa di quello che potrebbe succedere.
Bank of America
Fonte: ricerca Bank of America
- La Fed taglierà il costo del denaro di 25 punti base, in quanto i funzionari del FOMC non hanno segnalato una mossa più consistente prima del blackout period. Inoltre, i dati sull’inflazione hanno registrato un lieve aumento. Un approccio graduale potrebbe anche essere favorito dalle prossime elezioni presidenziali. Il messaggio generale dovrebbe essere caratterizzato da un cauto ottimismo.
- Nella conferenza stampa, Powell potrebbe mettere in luce i rischi di ribasso del mercato del lavoro, aprendo le porte a tagli più rapidi se necessario.
- Il dot-plot dovrebbe mostrare una mediana di 75 punti base di tagli nel 2024: un’accelerazione dei tagli a novembre o dicembre farebbe ammettere alla Fed di aver fatto un errore di politica. Per il 2025 le proiezioni dovrebbero essere piuttosto variegate.
- Le previsioni sul PIL dovrebbero essere tagliate nel 2025 e nel 2026 (dal 2% di giugno all’1,8%), quelle sul tasso di disoccupazione alzate (4,3% nel 2024, 4,4% nel 2025 e 4,2% nel 2026 da 4%, 4,2% e 4,1%), quelle sul PCE core abbassate dal 2,3% al 2,2% per il 2025.
- Il comunicato stampa dovrebbe mostrare diverse variazioni, come quelle relative all’attività economica attuale, all’equilibrio dei rischi e alla forward guidance. Anche se improbabile, il riferimento al ritmo dei tagli verrebbe interpretato come segnale dovish.
Morgan Stanley
Fonte: ricerca Morgan Stanley
- La Fed dovrebbe tagliare i tassi di 25 punti base.
- Nel comunicato stampa, dovrebbe essere riconosciuto il considerevole riequilibrio dei fattori di domanda e offerta, oltre alla maggiore disinflazione degli ultimi mesi. Inoltre, verrà probabilmente sottolineata la crescita solida del PIL. Il mercato del lavoro dovrebbe essere considerato sano ma in raffreddamento.
- Nella conferenza stampa, Powell dovrebbe riconoscere che la Fed non deve dare nulla per scontato, ma che gli ultimi dati sull’inflazione hanno aumentato la fiducia in merito al fatto che si sia sul percorso giusto per tornare al target del 2%. Oltre alla dipendenza dai dati, il Presidente dell’istituto centrale dovrebbe poi ribadire di non auspicarsi un nuovo deterioramento del mercato del lavoro.
- La mediana del dot plot potrebbe far emergere una view di 3 tagli nel 2024, esercitando una pressione al ribasso nel percorso del 2025.
- Le proiezioni sul PIL non dovrebbero variare rispetto a giugno, quelle sul tasso di disoccupazione dovrebbero aumentare nel 2024 e nel 2026, passando rispettivamente dal 4% e 4,1% al 4,2%. Il PCE core potrebbe invece vedere una diminuzione al 2,6% e al 2,2% nel 2024 e 2025, contro il 2,8% e 2,3% precedenti.
Barclays
Fonte: ricerca Barclays
- Il taglio dei tassi dovrebbe essere di 25 punti base, con una comunicazione dovish che lascia le porte aperte a mosse più aggressive nelle prossime riunioni a seconda di dati, prospettive ed equilibrio dei rischi.
- Il dot-plot dovrebbe mostrare 3 tagli nel 2024, 5 nel 2025 e 1 sia nel 2026 che nel 2027.
- Nella conferenza stampa Powell dovrebbe segnalare l’arrivo di altri tagli, senza dare ulteriori indicazioni. Verrà poi ribadita la dipendenza dai dati per le prossime mosse. Potrebbe poi essere sottolineato che in caso di aumenti più forti del previsto della disoccupazione, le riduzioni potrebbero essere maggiori di 25 punti base. Il Governatore dell’istituto centrale USA potrebbe notare che l’inflazione è diminuita significativamente negli ultimi mesi e che ora c’è maggiore fiducia nel ritorno al target. Dovrebbe essere menzionato che la maggior parte dei partecipanti del FOMC si aspetta che l’economia cresca ad un ritmo solido, con un raffreddamento graduale del mercato del lavoro. Powell potrebbe poi spiegare che la valutazione dei rischi è cambiata, con i pericoli al rialzo sui prezzi che sono diminuiti e quelli al ribasso per l’occupazione che sono aumentati.
- Il comunicato stampa dovrebbe avere un linguaggio dovish, segnalando le maggiori preoccupazioni in merito al mercato del lavoro. Oltre a questo, dovrebbe essere sottolineata la maggiore fiducia rispetto al raggiungimento del target di inflazione.
- Le attese sul PIL dovrebbero rimanere stabili rispetto a quelle di giugno, mentre quelle sul tasso di disoccupazione sono attese in aumento per il 2024 e 2026 dal 4% e 4,1% al 4,3% e 4,2%. Le stime sul PCE core del 2024 e 2025 dovrebbero essere riviste al ribasso al 2,2% e 2,1% dal 2,6% e 2,3%.
Fonti: ricerche Bank of America, Morgan Stanley e Barclays