Fed: cosa attendersi dalla riunione di giugno?

L’evento più atteso della settimana sarà la riunione della Fed del prossimo 12 giugno. Per il meeting di giugno non sono attesi tagli dei tassi, che dovrebbero essere mantenuti all’intervallo 5,25%-5,50%. Le attenzioni saranno rivolte alle proiezioni economiche, al dot-plot e alla conferenza stampa di Jerome Powell. Come di consueto, vediamo cosa si aspettano gli analisti.

Morgan Stanley




Fonte: ricerca Morgan Stanley

  • I tassi saranno mantenuti fermi.
  • Nel comunicato stampa, dovrebbe essere fatto un riconoscimento del miglioramento dei dati dell’inflazione di aprile, anche se non sufficiente per essere convincente.
  • Nella conferenza stampa, Powell potrebbe sottolineare che la politica monetaria è sufficientemente restrittiva e che servirà darle altro tempo per poter funzionare. Oltre a questo, il Governatore della Fed dovrebbe mettere in guardia dal giudicare con troppo ottimismo i dati di aprile sull’inflazione, predicando la necessità di prudenza e spostando il focus sulle letture mensili sequenziali.
  • Per quanto riguarda le proiezioni economiche non dovrebbero essere modificate le attese sul PIL, mentre la disoccupazione del 2024 dovrebbe essere attesa al 4,1% (dal 4% precedente). Il PCE core del 2024 è visto passare dal 2,6% al 2,7%. Queste piccole modifiche dovrebbero spingere il board a stimare due tagli dei tassi nel 2024, esercitando una pressione al rialzo sul percorso di riduzione del 2025.

Goldman Sachs




Fonte: ricerca Goldman Sachs

  • I tassi non saranno toccati.
  • Non sono attesi cambiamenti importanti nel comunicato stampa e dalle dichiarazioni di Powell.
  • Riguardo le proiezioni economiche il cambiamento più rilevante potrebbe riguardare il PCE core, che potrebbe essere stimato dal 2,6% al 2,8% per il 2024 (dato headline visto in aumento dal 2,4% al 2,6% sempre con riferimento al 2024). 
  • La mediana del dot plot dovrebbe mostrare 2 tagli nel 2024 e 4 nel 2025 (da 3). Nel 2026 le stime sono invece invariate a 3 riduzioni. Potrebbero essere riviste al rialzo le attese sul tasso neutrale (indicato dal longer run). 

BNP Paribas




Fonte: ricerca BNP Paribas

  • I tassi rimarranno fermi.
  • Il comunicato stampa non dovrebbe riportare molti cambiamenti rispetto a quello di maggio, visto che il quadro economico non è variato molto. Sarà probabilmente ribadita la necessità di ottenere maggiore fiducia. 
  • I funzionari della Fed dovrebbero segnalare meno tagli nel corso del 2024, lasciando spazio alle sorprese dei dati. Il punto mediano dovrebbe mostrare 2 riduzioni. Per il 2025 invece, il dot-plot dovrebbe mostrare 3 tagli. Il tasso neutrale potrebbe non essere rivisto, vista la forte incertezza che lo caratterizza. Il board potrebbe infatti decidere di non cambiare opinione troppo spesso.
  • Le proiezioni economiche dovrebbero mostrare un’inflazione più rigida e una crescita più debole. Il PCE core potrebbe essere visto al 2,8% nel 2024 (da 2,6%). Il PIL reale dovrebbe essere stimato all’1,9% nel 2024, all’1,8% nel 2025 e all’1,9% nel 2026 (da 2,1% e 2%). Per il 2024 e 2025 il tasso di disoccupazione potrebbe essere rivisto dal 4% e 4,1% al 4,1 e 4,2%.   

Fonti: ricerche Morgan Stanley, Goldman Sachs e BNP Paribas

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