BoE: le attese per la riunione di novembre

Domani si terrà la riunione della Bank of England. Le attese sono per tassi fermi al 4%, con un taglio che al momento della scrittura ha il 28,3% di probabilità di esserci (calcoli Bloomberg).

Il MPC potrebbe però dare vita ad un altro voto diviso, in quanto la disoccupazione è in aumento mentre la crescita del PIL resta fiacca. Inoltre, le attese do una politica fiscale più restrittiva a novembre ha rafforzato le argomentazioni a favore di una politica monetaria meno aggressiva.

Secondo Berenberg, il Comitato prenderà una decisione 6-3 ponendo fine alla tradizione di tagli trimestrali.

Gli analisti ritengono che il rischio di aziende che ricostruiscono i margini aumentando i prezzi grazie alla forte domanda supera la sorpresa al ribasso della crescita dei salari di agosto e dell’inflazione di settembre.

Da ciò si evince come l’attuale livello del costo del denaro non stia frenando in modo significativo la domanda: il CPI core dovrebbe quindi restare alto fino all’inizio del 2026 per poi scendere grazie al calo della crescita dei redditi reali e ad un ritardo nell’inasprimento della politica fiscale.

Il Monetary Policy Committee deve evitare di stimolare l’economia per via dell’accelerazione della domanda aggregata dovuta al calo dei tassi reali, arrivati a 0 con l’aumento delle aspettative di inflazione delle famiglie e il taglio dei tassi di aprile. Il valore potrebbe già essere negativo su base prospettica se si considera il calo delle aspettative sui tassi dei mercati in ottobre.

Per Lloyds, la decisione sarà presa con un voto 5-4 a favore di tassi fermi. Gli analisti ritengono che la forward guidance e le previsioni economiche saranno sostanzialmente invariate, lasciando le porte aperte ad ulteriori tagli del costo del denaro.

Fonti: ricerche Berenberg e Lloyds