I dati delle maggiori economie dell’Eurozona
suggeriscono che le retribuzioni negoziate non siano rallentate in modo significativo nel 1° trimestre, aumentando il rischio che le aziende continuino a scaricare gli aumenti retributivi sui consumatori. Questa situazione smorza le aspettative per un altro taglio subito dopo quello di giugno. Bloomberg Economics ritiene che
gli incrementi delle paghe siano rallentati dal 4,5% al 4,3%. Christian Keller do Barclays suggerisce che alcuni dati del mercato del lavoro stiano decelerando, contribuendo ad un’ulteriore disinflazione.
Meno ottimista Holger Schmieding di Berenberg, secondo cui la carenza di manodopera creerà una pressione rialzista sui salari, impedendo alla loro crescita di assestarsi sotto il 4% in modo duraturo
. I dati ufficiali per le retribuzioni saranno pubblicati il 23 maggio.Fonte: Bloomberg