USA: cosa attendersi dal mercato del lavoro a febbraio

Domani (8 marzo 2024) sarà un giorno particolarmente importante per l’economia USA in quanto verrà pubblicato il report sul mercato del lavoro di febbraio. Gli analisti censiti da Reuters ritengono che i Non-Farm Payrolls si attestino a 200mila unità, sotto le precedenti 353mila. Il tasso di disoccupazione dovrebbe restare stabile al 3,7%, mentre il salario orario medio su base mensile è stimato allo 0,3% (0,6% a gennaio). Torsten Slok di Apollo Management ritiene che quello di febbraio possa essere un report forte, per 4 motivi:

  1. Il primo riguarda l’allentamento delle condizioni finanziarie dal meeting di dicembre del FOMC. L’S&P 500 si trova ai massimi storici e gli spread high e investment yield risultano stretti. Gli effetti di ricchezza e di riduzione dei costi di finanziamento sono un elemento che sostiene i consumi e le spese in conto capitale.
  2. Il secondo elemento è relativo ai bassi livelli delle richieste di sussidi di disoccupazione, mentre l’economia rimane resistente e famiglie e imprese hanno bloccato i tassi di interesse più bassi nel Covid. 
  3. Il terzo riguarda il deficit fiscale al 6% del PIL che avrà effetti positivi su edilizia manifatturiera, investimenti energetici e investimenti infrastrutturali grazie a CHIPS Act, IRA e Infrastructure Act.
  4. Il ratio occupazione/popolazione è inferiore di circa un punto percentuale rispetto al periodo pre-Covid e l’immigrazione continua ad essere forte. Questo indica che l’occupazione ha ancora potenziale di crescita. 

L’opinione di Morgan Stanley



Gli analisti di Morgan Stanley vedono NFP a 205mila unità, con salario orario medio senza variazioni dopo lo 0,6% di gennaio e un tasso di disoccupazione al 3,7%.

Fonte: ricerca Morgan Stanley

Gli analisti ritengono che i dati sulle richieste continue di sussidi indichino che ci vuole più tempo per la riassunzione di un disoccupato. In ogni caso, le valutazioni restano forti. Si ritiene che il clima invernale abbia avuto un impatto limitato, con le temperature più fredde di fine gennaio e inizio febbraio che potrebbero aver rallentato le assunzioni. I fattori stagionali sono un rischio in entrambe le direzioni: le buste paga a tendono ad aumentare nella gran parte dei settori a febbraio, specie per l’istruzione. Le eccezioni riguardano il commercio al dettaglio e il comparto dei trasporti e magazzini. 

Il salario orario medio dovrebbe invertirsi e passare su base annuale dal 4,5% al 4,2%, ancora oltre il livello coerente con un’inflazione al 2%. Infine, gli esperti vedono un incremento della partecipazione alla forza lavoro al 62,6%.

Fonte: ricerche Apollo e Morgan Stanley

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