NFP: cosa aspettarsi dal mercato del lavoro USA a maggio
04 giugno 2025
Il prossimo 6 giugno si conosceranno gli importanti dati sul mercato del lavoro USA di maggio. Secondo Bloomberg, i Non-Farm Payrolls scenderanno da 177mila a 130mila unità, il tasso di disoccupazione rimarrà stabile al 4,2% e il salario orario medio si attesterà al 3,7% su base annuale.
Le attese di Bloomberg Economics sono più deboli e vedono NFP a 96mila unità. A mettere pressione al dato potrebbero essere i settori del tempo libero e ospitalità, commercio, trasporti e immagazzinaggio. Un altro comparto atteso in contrazione è quello governativo.
Un dato del genere, che non vede crolli drammatici, potrebbe mantenere ferma la Fed.
Ma come si potrebbe comportare il mercato? Una risposta interessante l’ha fornita JPM US Market Intelligence, che offre un range di probabilità sui vari scenari per i Non-Farm Payrolls e la reazione attesa dell’S&P 500. Gli analisti ritengono che lo scenario attuale è quello di “good news is good news”, quindi a notizie positive corrispondono reazioni rialziste dal mercato.
- Innanzitutto, una lettura in linea con le attese, da 115mila a 135mila unità, ha una probabilità di realizzarsi del 40%. La reazione attesa per l’S&P 500 è compresa tra il +0,25% e l’1%.
- Un dato tra 140mila e 170mila unità permetterebbe all’S&P 500 di guadagnare circa l’1,5%/2%. La probabilità assegnata a questo scenario è del 25%.
- Letture superiori a 170mila unità (probabilità del 5%) genererebbero un rialzo dell’S&P 500 tra il +0,50% e il +2,5%.
- NFP tra 100mila e 115 mila unità (probabilità del 25%) potrebbero provocare una reazione compresa tra il -1,25% al +0,50% dell’S&P 500. L’esito peggiore sarebbe una stampa a 100mila unità, una disoccupazione al 4,3% o al 4,4% e un calo dei salari.
- Un dato sotto le 100mila unità (probabilità del 5%) porterebbe l’S&P 500 a lasciare sul terreno tra i 2 e i 3 punti percentuali. Gli analisti ritengono che una stampa del genere concluderebbe l’attuale bull run. Gli operatori potrebbero anche essere più attenti in merito alle possibilità di recessione.
Fonti: Bloomberg e JPM US Market Intelligence
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