27 settembre 2023
Un interessante approfondimento di Bloomberg sulle catene di approvvigionamento delle auto elettriche in Cina mostra come il dominio del Paese sul settore sarà difficile da spezzare. Pertanto è ragionevole pensare che Pechino rimarrà il leader di un settore in veloce via di sviluppo e di importanza sempre più globale. Ad esempio, BloombergNEF evidenzia che a livello globale la Cina produce l’80% delle celle che servono per costruire le batterie. L’industria mineraria è l’area meno controllata dalla Cina, ma ciò cambia se si guarda al processo di raffinazione, che secondo la IEA vede Pechino lavorare su scala globale oltre la metà del litio, 2/3 del cobalto, 1/3 di Nichel e 70% della grafite. A livello di celle la Cina possiede il 70% della capacità produttiva di catodi, oltre l’80% di anodi e la metà dell’output di elettroliti e separatori. I 3/4 della produzione mondiale di batterie risiedono quindi nel Paese, perlopiù nelle mani di Contemporary Amperex Technology e BYD. Un altro dato da considerare è il costo della produzione di una fabbrica di litio-ferro-fosfato: in USA e Germania si aggira sugli 865 milioni di dollari, in Cina sui 650 milioni. BNEF stima che per soddisfare il fabbisogno al 2030 di impianti di raffinazione dei metalli per le batterie e di produzione delle celle, EU e Stati Uniti dovrebbero spendere 98 e 82 miliardi di dollari. Per essere autosufficiente, l’Unione Europea vede costi di altri 382 miliardi di euro su tutta la catena del valore.
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