UBS segnala che i fondi statali cinesi hanno investito circa 57 miliardi di dollari in azioni onshore. I calcoli sono stati fatti sulle transazioni in eccesso di 54 ETF cinesi e oltre il 75% degli afflussi è andato verso prodotti che rispecchiano il CSI 300, mentre il 13% sul CSI 500. Questi attori del mercato sono stati fondamentali per stabilizzare il mercato e la Central Huijin Investment ha dichiarato che continuerà ad aumentare la sua partecipazione in ETF.
I picchi di volumi in una serie di ETF evidenziano che le autorità hanno acquistato sia blue chip che small cap. Considerando che tra luglio e settembre 2015 sono stati aggiunti 1.240 miliardi di yuan, UBS sottolinea che l’attuale afflusso di 410 miliardi è ancora sotto il livello storico e può aumentare in condizioni estreme. Sunil Koul di Goldman Sachs ha detto a Bloomberg TV di preferire il mercato interno cinese che quello offshore per via del sostegno politico e le prove di acquisti da parte del “team nazionale”.
Fonte: Bloomberg