Azioni USA: quanto influisce il rischio geopolitico?
30 giugno 2025
Che effetto hanno i picchi di tensione geopolitica nei rendimenti delle azioni? Per capirlo, gli analisti di Barclays hanno monitorato l’andamento dell’S&P 500 a 6 mesi da un picco dell’indice di rischio Caldera-Iacoviello. Per identificare queste aree estreme, sono stati presi in considerazione i casi in cui l’indice è arrivato sopra il 99° percentile.
Questi momenti hanno coinciso con diversi conflitti storici con coinvolgimento diretto degli Stati Uniti, come ad esempio la Guerra del Golfo, le invasioni di Afghanistan e Iraq, ma anche i recenti attacchi USA contro l’Iran.
Tali eventi non hanno inciso più di tanto sui rendimenti medi di lungo periodo su 6 mesi, a circa il 5%.
A livello settoriale però c’è una modesta tendenza a sovraperformare per i titoli ciclici, specie per quello che concerne gli industriali (eccesso di rendimento mediano di 220 punti base).
Un altro elemento interessante è relativo alle performance del comparto energetico, che tende a sottoperformare per oltre tre quarti del tempo con rendimenti relativi mediani di -94 punti base.
In sintesi, questi episodi di aumento del rischio geopolitico tendono ad aumentare la volatilità. Per rendere vulnerabili gli asset, servirebbe che il conflitto diventasse più intenso sia in termini di portata che di gravità.
Fonte: ricerca Barclays
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