Nella serata di ieri,
Banco BPM ha annunciato che lancerà un’OPA su Anima Holding in un’operazione da 1,58 miliardi di euro. L’istituto di credito possiede già il 22,4% della società del risparmio gestito e la mossa mira ad ottenere il controllo di un ulteriore 66,67%, con l’obiettivo della privatizzazione. Secondo quanto specificato sul sito di Anima, Poste Italiane detiene l’11,95% del capitale, FSI il 9,77% e Gamma S.r.l. di Francesco Gaetano Caltagirone il 3,46%.
Per Banco BPM, questa decisione servirà per aumentare i ricavi da commissioni in un conteso di calo del reddito netto da interessi causato dal taglio dei tassi della BCE. L’OPA volontaria è stata lanciata al prezzo di 6,2 euro per azione: un premio dell’8,5% sulla chiusura di ieri.
L’eventuale conglomerato finanziario diventerebbe il secondo in Italia di matrice bancaria e conterà masse complessive da assicurazione vita e risparmio gestito di circa 220 miliardi di euro, in un contesto di 390 miliardi di euro di attività finanziarie della clientela.
L’impatto dell’acquisizione sul CET1 ratio sarebbe limitato a 30 punti base. L’operazione dovrebbe concludersi entro fine 2024. Al momento della scrittura, le azioni Banco BPM registrano il +8,78%, mentre quelle di Anima Holding il +9,91% (a 6,32 euro, sopra il prezzo di OPA).
Fonte immagine: Refinitiv