La BCE ha tagliato il costo del denaro di 25 punti base, portando il tasso sui depositi al 2,75%. Dal comunicato stampa si legge come il processo disinflazionistico è ben avviato e l’inflazione ha continuato ad evolversi in linea con le previsioni.
Le stime sono per un ritorno del dato al target entro l’anno, con le misure della rilevazione core che suggeriscono una stabilizzazione intorno a tale livello.
Nel frattempo, l’inflazione domestica rimane alta a causa di salari e prezzi in certi settori che si stanno ancora adeguando ai passati aumenti inflazionistici. Le retribuzioni si stanno moderando.
Le condizioni di finanziamento continuano ad essere rigide e la politica monetaria resta restrittiva. I passati aumenti del costo del denaro si stanno ancora trasmettendo ai crediti in essere. Intanto, l’economia sta ancora affrontando circostanze avverse, ma la domanda potrebbe essere sostenuta dall’aumento dei redditi reali e del venire meno degli effetti restrittivi della politica.
Il board resta determinato ad assicurare una stabilizzazione dell’inflazione al target e le decisioni saranno data-dependent e basate sui soliti pilastri.