Cina: migliorano le stime di crescita dopo accordo con USA

Gli analisti di Goldman Sachs ritengono che l’accordo trovato tra USA e Cina lo scorso weekend è più positivo del previsto. Sebbene l’incertezza rimanga elevata, GS si aspetta che le esportazioni nette nel 2025—2026 restino piatte, meglio rispetto alle precedenti attese al -5% annuo.

Fonte: ricerca Goldman Sachs

Per quanto concerne il PIL, le aspettative sono per una crescita del 4,6% nel 2025 e del 3,8% nel 2026, meglio rispetto ai precedenti 4% e 3,5%. Queste stime si confrontano con il 4,2% e il 4% del consensus Bloomberg.

L’analisi di GS mostra che un aumento di 28 punti percentuali dei dazi USA alla Cina ridurrebbe il PIL reale del Paese di circa 1 punto. Si arriverebbe a 2,6 punti in uno scenario di dazi superiori al 100%.

Le minori tensioni commerciali hanno portato gli esperti ad aspettarsi solo una riduzione dei tassi da parte della PBOC, nel 4° trimestre (prima le attese vedevano 2 riduzioni).

I rischi alle previsioni sono considerati bilanciati e risiedono prevalentemente nelle relazioni tra USA e Cina. Rischi al rialzo potrebbero arrivare da ulteriori distensioni tra i due Paesi, da una maggiore riorganizzazione del commercio volta ad aggirare le tariffe e da un allenamento della politica interna da parte di Pechino.

Al contrario, fattori negativi sono rappresentati da un incremento delle tensioni commerciali e da un allentamento tardivo delle politiche interne.

Fonte: ricerca Goldman Sachs

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