$Nella conferenza stampa post meeting, Christine Lagarde ha ribadito che l’inflazione dovrebbe salire nell’ultima parte dell’anno, anche perché i precedenti cali dei prezzi dell’energia verranno smaltiti nel tasso annuale. Il dato dovrebbe scendere verso il target nella seconda metà del 2025. La componente dei servizi è quella che richiede attenti monitoraggi e comprensione. Le pressioni dovrebbero comunque moderarsi il prossimo anno. Inoltre, l’inflazione domestica non è ad un livello soddisfacente.
In questo quadro, le condizioni di finanziamento restano restrittive, con un’attività economica ancora debole. Tuttavia, la ripresa si rafforzerà nel tempo perché l’aumento dei redditi reali spingerà i consumi. In generale, il board non si sta impegnando in nessun percorso specifico per il costo del denaro. La direzione dei tassi è comunque discendente.
Per quanto concerne il costo del lavoro, la crescita complessiva si sta moderando, mentre quella dei salari negoziati sarà alta e volatile per il resto dell’anno. Questo per via dei pagamenti una tantum in alcuni Paesi e per la natura scaglionata dell’adeguamento salariale.
La decisione di tagliare il costo del denaro è stata unanime.
Lagarde ha evidenziato che secondo un documento dello staff dell’Eurotower, il tasso neutrale è più alto rispetto al passato.