Conferenza stampa Jerome Powell

Nella sua conferenza stampa dopo il meeting, Jerome Powell ha ribadito il fatto che gli effetti dell’inasprimento devono ancora farsi sentire, anche se si sono visti impatti specie sull’immobiliare e gli investimenti. Il Governatore della Fed ha detto che il processo per riportare l’inflazione al 2% è ancora lungo, con le attese sul lungo termine “ben ancorate”. Nella conferenza è stato ripetuto che il tasso di disoccupazione crescerà al 4,5% nel 2024, evidenziando le attese di indebolimento del mercato del lavoro statunitense. Powell ha anche sottolineato che quasi tutti i funzionari ritengono necessario alzare ancora i tassi entro fine anno e ha sostenuto che il dot-plot non è un piano: le decisioni continueranno ad essere prese riunione per riunione. Per riportare l’indice dei prezzi al consumo verso l’obiettivo, “sarà probabilmente necessario una crescita inferiore al trend e un ammorbidimento del mercato del lavoro”. Le condizioni del lavoro si sono allentate, ma si dovrà vedere una continuazione.

Per la Fed, la questione principale è quanto si dovranno alzare i tassi per riportare l’inflazione al 2%. Powell ha affermato che a luglio il costo del denaro potrebbe salire, anche se le decisioni dipendono molto dai dati. Il Governatore della Fed ha detto di attendersi un nuovo calo dei prezzi, visto che le condizioni di offerta dei beni sono migliorate sostanzialmente, i nuovi affitti stanno raggiungendo livelli bassi e i servizi core ad esclusione della parte immobiliare stanno evidenziando segni di disinflazione. Tuttavia, i servizi hanno mostrato i progressi minori in termini di moderazione dei prezzi. Jerome Powell ha anche dichiarato che i tassi si stanno avvicinando al livello restrittivo, con i rischi di fare troppo e quelli di fare troppo poco più vicini all’equilibrio, anche se quelli relativi all’inflazione sono ancora orientati al rialzo. Per Powell, le riserve bancarie non scarseggeranno nel 2023 e ha ribadito l’opinione secondo cui un soft landing sia archiviabile.

Per quanto concerne un taglio dei tassi, il Governatore ha allontanato l’ipotesi per un’operazione di questo tipo nel 2023 mentre sarà possibile nel momento in cui i prezzi scenderanno significativamente (e potrebbe volerci un altro paio di anni). È stato evidenziato che la Federal Reserve sta osservando da vicino il mercato immobiliare commerciale e si attende delle perdite. Per luglio, ora il CME FedWatch Tool stima un aumento di 25 punti base con il 63,2% di probabilità.

Condividi su

Informazioni sull'autore

Ti è piaciuto l'articolo ?

Non perderti neanche un contenuto, iscriviti subito alla newsletter gratuita di FreeFinance!

ISCRIVITI SUBITO