20 settembre 2023
Nella sua consueta conferenza stampa dopo la due giorni del FOMC, Jerome Powell ha ribadito la determinazione della Fed nel riportare l’inflazione al target del 2%, la dipendenza dai dati e le decisioni “meeting by meeting”. La Federal Reserve è in una posizione che permette di agire con cautela nella determinazione dei tassi di interesse. Sul fronte del mercato del lavoro, la domanda supera ancora l’offerta, anche se si sta verificando un rallentamento degli aumenti salariali ed un progressivo miglioramento dell’equilibrio. Tuttavia, il Presidente della Fed ritiene che ci debba essere un ammorbidimento del mercato del lavoro. Sul tema inflazionistico, Powell ha affermato che le aspettative di lungo termine restano ben ancorate, anche se vi è ancora molta strada da fare per riportare il dato all’obiettivo e i prezzi dell’energia più alti possono influenzarle. L’espansione economica è stata più veloce delle attese, mentre la spesa per i consumi è rimasta particolarmente robusta.
Tuttavia, l’economia sta affrontando delle avversità per via dell’inasprimento delle condizioni di credito per famiglie e imprese. Inoltre, il board è preparato ad alzare ancora i tassi se necessario. Powell ha ripetuto che il fatto che ci sia stata una pausa in questo meeting non implica che il lavoro sia finito, in quanto non si sa se il picco sia raggiunto o meno in quanto servono prove convincenti che l’inflazione sia sotto controllo. Nel meeting non è stato discusso in merito a un altro aumento del costo del denaro entro fine anno. Il Governatore della Fed ha detto che è possibile che il tasso neutrale stia aumentando e un valore plausibile è superiore rispetto a quello di lungo termine. Da segnalare che Powell ha dichiarato che non definirebbe il soft landing come scenario base, anche se è possibile e resta la priorità assoluta della Fed. La cosa peggiore da fare per Powell è non riuscire a ripristinare la stabilità dei prezzi.
Per il 2024, arriverà il momento di tagliare i tassi, anche se non si sa quando in quanto vi è molta incertezza. Se l’economia fosse più forte del previsto invece, la Fed dovrà fare di più.
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