Conferenza stampa Jerome Powell

In conferenza stampa, Jerome Powell ha ribadito che l’outlook per inflazione e occupazione non è cambiato molto rispetto all’ultima riunione.

Sul fronte occupazionale, parte del rallentamento nelle assunzioni è dovuta alla crescita più lenta della forza lavoro, anche se la minore domanda ha un ruolo importante. L’inflazione resta invece piuttosto elevata.

La spesa dei consumatori è rimasta solida, mentre gli investimenti fissi delle imprese hanno continuato a crescere. Tuttavia il settore immobiliare è debole.

Al momento, la Fed è all’interno dell’intervallo di stime plausibili di neutralità. Questo lascia il board in una posizione favorevole per determinare entità e tempistica di altri adeguamenti. La dichiarazione indica la volontà di una pausa nel percorso di riduzione del costo del denaro.

Per il meeting di gennaio si avrà una moltitudine di dati per chiarire parte dell’incertezza.

Il Governatore della Fed ha sottolineato che parte dell'aumento della crescita previsto per il prossimo anno rappresenta semplicemente uno spostamento dell'espansione che sarebbe stata registrata nel 2025 se non fosse stato per lo shutdown (circa 0,2 punti).

Powell ha dichiarato anche di non ritenere un aumento dei tassi l’ipotesi base per nessuno per la prossima mossa di politica monetaria: la discussione è sul fatto di interrompere ora i tagli o abbassarli ancora un po’.

Non sembra un’economia in forte espansione che vuole generare inflazione guidata dal mercato del lavoro.

Per quanto riguarda gli acquisti di Treasury, questi potrebbero rimanere alti per qualche mese.

L’aumento dell’inflazione dovuto ai dazi dovrebbe diminuire nella seconda metà del 2026, mentre l’impatto maggiore si dovrebbe vedere intorno al primo trimestre. Le tariffe causano anche la maggior parte dell’eccesso di inflazione.

Il mercato del lavoro presenta inoltre significativi rischi al ribasso.

Il modello BI Rates Strategy natural-language processing di Bloomberg Intelligence mostra che le dichiarazioni di apertura di Powell sono state le più accomodanti dal 2021.

Il riassunto della conferenza stampa

  • Powell segnala che le prospettive su inflazione e occupazione non sono cambiate molto dall’ultima riunione.
  • Il rallentamento delle assunzioni deriva sia dalla crescita più lenta della forza lavoro sia dalla minore domanda.
  • L’inflazione rimane elevata; consumi solidi e investimenti delle imprese in aumento, ma immobiliare debole.
  • La Fed si trova ora in un intervallo plausibile di neutralità, lasciando spazio a valutare ulteriori aggiustamenti dei tassi.
  • Il tono della dichiarazione suggerisce una pausa nel percorso di riduzione del costo del denaro.
  • A gennaio arriverà un ampio flusso di dati che potrebbe chiarire molte incertezze.
  • Circa 0,2 punti di crescita del 2026 derivano dallo spostamento dell’espansione che sarebbe avvenuta nel 2025 senza lo shutdown.
  • Nessuno nel FOMC considera un rialzo dei tassi come scenario base; la discussione è se fermare i tagli o proseguirli.
  • L’economia non appare “calda” al punto da generare inflazione trainata dal mercato del lavoro.
  • Gli acquisti di Treasury resteranno elevati per alcuni mesi.
  • L’impatto dei dazi sull’inflazione dovrebbe culminare intorno al primo trimestre 2026 e attenuarsi nella seconda metà.
  • I dazi spiegano gran parte dell’attuale eccesso di inflazione, mentre il mercato del lavoro mostra rischi al ribasso.

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