Conferenza stampa Jerome Powell

Nella sua conferenza stampa, Jerome Powell ha detto che la decisione di rallentare il QT è stata di natura tecnica. Per ora, la Fed non è intenzionata a fermare il deflusso di MBS. Il motivo del taglio delle previsioni di crescita risiede nelle prospettive di una moderazione della spesa dei consumatori e di una maggiore incertezza da parte delle famiglie.

Le condizioni del mercato del lavoro rimangono solide, mentre i salari crescono più velocemente dell’inflazione e ad un ritmo più sostenibile. Powell ha stimato 1 possibilità su 4 di avere una recessione nei prossimi 12 mesi.

L’attuale contesto “low firing, low hiring” potrebbe però trasformarsi in fretta in un aumento della disoccupazione se i licenziamenti aumentassero significativamente.

Powell ha notato che alcune misure delle aspettative di inflazione si sono mosse verso l’alto, ma la maggior parte delle rilevazioni di lungo periodo rimane coerente con il target del 2% (come ad esempio quella derivante dal sondaggio della Fed di New York).

Se queste ultime restassero ben ancorate, la Federal Reserve può guardare oltre gli shock una tantum dovuti ai dazi. Il caso base è che l’inflazione guidata dalle tariffe sia transitoria, anche se alcuni progressi nella diminuzione delle pressioni sui prezzi arriveranno in ritardo.

Sempre in tema inflazionistico, le ultime due letture sono state inaspettate e potrebbero avere a che fare con l’introduzione delle tariffe: alcune persone potrebbero rifornirsi di beni prima dei dazi.

Intanto, la Fed sta tenendo sotto controllo i cambiamenti in materia di commercio, immigrazione, politica fiscale e regolamentazione. L’effetto netto di queste variazioni avrà importanza per l’economia e il percorso della politica monetaria.

Il Governatore della Banca centrale ha ribadito di non avere fretta di aggiustare i tassi: se il mercato del lavoro si indebolisse inaspettatamente o l’inflazione scendesse più delle stime, allora si potrà tagliare. Al contrario, se i prezzi non si muovessero in modo sostenibile verso l’obiettivo, la politica rimarrà restrittiva più a lungo. Si potrà tagliare o aspettare.

Nei prossimi mesi, la Fed avrà maggiore chiarezza sull’economia. In ogni caso, non ci sono ragioni per vedere un contesto inflazionistico come quello degli anni ’70.

Mercati positivi dopo la conferenza: l’S&P 500 segna il +1,53%, il Dow Jones il +1,26% e il NASDAQ 100 il +1,87%.

I punti salienti della conferenza

  • La decisione di rallentare il QT è stata di natura tecnica, non c'è intenzione di fermare il deflusso di MBS;

  • Il taglio delle previsioni di crescita è dovuto alle prospettive di moderazione della spesa dei consumatori e maggiore incertezza delle famiglie;

  • Le condizioni del mercato del lavoro restano solide. La crescita dei salari è più rapida dell'inflazione;

  • Powell ha stimato una probabilità del 25% di recessione nei prossimi 12 mesi;

  • L'attuale situazione "low firing, low hiring" potrebbe rapidamente trasformarsi in aumento della disoccupazione se salissero i licenziamenti;

  • La maggior parte delle misure di aspettative di inflazione a lungo termine rimane coerente con il target del 2%;

  • Il caso base è che l'inflazione guidata dalle tariffe sia transitoria;

  • Le ultime due letture dell'inflazione sono state inaspettate, possibilmente legate all'introduzione dei dazi;

  • La Fed sta monitorando i cambiamenti in commercio, immigrazione, politica fiscale e regolamentazione;

  • Powell non ha fretta di aggiustare i tassi: li taglierà se il mercato del lavoro si indebolisse o l'inflazione scendesse più del previsto. Non è stata accennata la parola "rialzo";

  • La politica resterà restrittiva più a lungo se i prezzi non si muovessero in modo sostenibile verso l'obiettivo;

  • Nei prossimi mesi, la Fed avrà maggiore chiarezza sull'economia;

  • Mercati positivi dopo la conferenza: l’S&P 500 segna il +1,53%, il Dow Jones il +1,26% e il NASDAQ 100 il +1,87%.

Condividi su

Informazioni sull'autore

Ti è piaciuto l'articolo ?

Non perderti neanche un contenuto, iscriviti subito alla newsletter gratuita di FreeFinance!

ISCRIVITI SUBITO