Conseguenze della crisi bancaria: prestiti usa in forte calo

Conseguenze della crisi bancaria: prestiti usa in forte calo

Nelle ultime due settimane di marzo, i prestiti bancari statunitensi hanno subito una contrazione record, dovuta principalmente al calo dei prestiti delle piccole banche. Il calo dei prestiti, pari a quasi 105 miliardi di dollari, ha sollevato preoccupazioni circa l'impatto della stretta creditizia sull'economia, a seguito di diversi crolli bancari di alto profilo come quello della Silicon Valley Bank e della Signature Bank.
Nell'ultima settimana, i depositi delle banche commerciali sono scesi di 64,7 miliardi di dollari, segnando la decima diminuzione consecutiva settimanale, soprattutto a causa di un calo nelle grandi banche. Questo calo dei prestiti ha spinto le banche a diventare più caute nell'erogazione del credito.
Gli economisti seguono con attenzione il Report H.8 della Federal Reserve, che fornisce una stima settimanale del bilancio aggregato di tutte le banche commerciali degli Stati Uniti, per valutare le condizioni del credito. I recenti fallimenti bancari e l’attuale situazione del mercato del credito hanno reso più impegnativi gli sforzi della banca centrale per ridurre l'inflazione senza provocare una recessione.
L'indice delle condizioni di credito dell'American Bankers Association è sceso al livello più basso dall'inizio della pandemia, indicando un indebolimento delle condizioni di credito nei prossimi sei mesi. Jamie Dimon di JPMorgan Chase & Co. ha dichiarato che la crisi bancaria ha aumentato la probabilità di una recessione, in quanto le banche e gli altri prestatori diventano più conservatori.
Nelle ultime due settimane, i prestiti sono diminuiti di 23,5 miliardi di dollari presso le 25 maggiori banche nazionali e di 73,6 miliardi di dollari presso le banche commerciali più piccole. Anche i prestiti delle istituzioni estere negli Stati Uniti sono diminuiti di 7,5 miliardi di dollari.

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