USA: Corte Suprema sfavorevole ai dazi, quali scenari?

Gli analisti di Bank of America ritengono che la sentenza della Corte Suprema USA sull’ International Emergency Economic Powers Act potrebbe creare uno shock fiscale. Questo perché una decisione sfavorevole darebbe vita a pressioni sulla parte a lungo termine della curva, condizionando la gestione del bilancio della Fed.

Inoltre, con lo shutdown ancora in vigore, per la Banca centrale statunitense è difficile estrarre dei segnali in vista del meeting di dicembre.

La settimana scorsa, la Corte Suprema è sembrata scettica in merito alla legalità delle tariffe imposte ai sensi dell’IEEPA.

Questo tipo di dazi rappresentano circa il 70% di quelli effettivi imposti dagli Stati Uniti e rappresentano entrate per l’1,5% del PIL.

Se la Corte Suprema dovesse revocare la totalità o parte di queste tariffe, l’Amministrazione potrebbe rivolgersi ad altre autorità, come le Sezioni 122, 232 e 301, in modo tale da limitare la perdita di entrate.

BofA si aspetta che circa la metà delle entrate perse per la sentenza possa essere recuperata. Se ciò avvenisse le tariffe effettive arriverebbero al 5%, mentre il rapporto debito/PIL crescerebbe di 3 punti percentuali entro 10 anni. In ogni caso, può essere contemplato un compromesso.

Ma quali potrebbero essere gli effetti di una decisione sfavorevole? Il deficit crescerebbe, l’inflazione a breve scenderebbe e ci sarebbe un maggiore impulso fiscale e migliori margini per le aziende. Questo dovrebbe essere positivo per il mercato azionario e l’attività economica.

Si tratterebbe invece di una cattiva notizia per la parte a lungo termine della curva dei titoli di Stato USA.

La decisione potrebbe arrivare entro metà dicembre, ritardando probabilmente le decisioni delle società in merito al trasferimento dei maggiori costi ai clienti.

Fonte: ricerca Bank of America