Oro: cosa serve per innescare un ribasso?

Dalla seconda metà di aprile 2025, le quotazioni dell’oro hanno iniziato ad avere un andamento laterale dopo il rally iniziato il 3 novembre 2022 e che le ha portate ad aggiornare il top storico per 68 volte.

Come sappiamo, la principale ragione del rialzo è attribuibile agli acquisti delle Banche centrali e all’aumento dei rischi geopolitici e commerciali.

Nel secondo trimestre dell’anno però, i corsi hanno guadagnato il 5,5%, molto meno del 19% del 1° trimestre. Ma quali sono i fattori che potrebbero segnalare la fine della tendenza rialzista?

In una recente ricerca queste indicazioni sono state messe in luce dal World Gold Council.

Fonte: ricerca World Gold Council

Dalla fine del 1971, con il crollo del sistema Bretton Woods l’oro ha subito 5 bear run, la maggior parte dei quali legata ad un aumento del costo-opportunità dei tassi reali e del dollaro. Durante questi periodi, gli investitori preferiscono asset più rischiosi per ottenere rendimenti più alti.

Un altro fattore comune è relativo alla riduzione dei rischi e dell’incertezza. In particolare, le tensioni geopolitiche si sono attenuate, l’economia ha registrato buoni risultati e l’inflazione si è raffreddata nei Paesi principali. Le azioni hanno segnato forti rally.

Anche le vendite del metallo giallo da parte delle Banche centrali o i deflussi dagli ETF hanno portato ad un incremento delle pressioni ribassiste sull’oro.

In sostanza, le quotazioni potrebbero subire un aumento della pressione ribassista nel breve-medio periodo se:

  • Il rischio geopolitico o commerciale scende;
  • Il dollaro si rafforza e i rendimenti salgono;
  • La domanda di investimenti diminuisce.

Per un calo sostenuto dell’oro serviranno dei cambiamenti strutturali maggiori, come ad esempio:

  • Un esaurimento della domanda delle Banche centrali;
  • Un aumento della concorrenza da parte di altri asset;
  • Una diminuzione dell’affetto dei consumatori;
  • Un aumento significativo dell’offerta di oro.

Gli analisti del WGC ritengono che la probabilità che questi rischi si verifichino è bassa, mentre il ruolo dell’oro come asset strategico per diversificare il rischio del portafoglio migliorando la performance continuerà.

Fonte: ricerca World Gold Council

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