USA: in arrivo un conto da $1.100 miliardi in più sul debito

Le stime del Congressional Budget Office mostrano che gli Stati Uniti dovrebbero pagare ulteriori 1.100 miliardi di dollari in interessi nei prossimi 10 anni. Quest’anno, questo tipo di spesa dovrebbe addirittura oltrepassare quella della difesa arrivando a 870 miliardi di dollari, il 3,1% del PIL. Il numero è pari al 3,1% del PIL, il doppio rispetto all’1,6% del 2000 e si prevede che aumenti al 3,9% nel 2034. 

Ad un certo punto il costante ampliamento dei deficit creerà dei problemi mettendo sotto pressione l’economia e i mercati: stabilire quando è però un’impresa difficile. Ad un certo punto gli investitori potrebbero chiedere più interessi per continuare a finanziare l’ammontare di debito. Di conseguenza, maggiori interessi significano più emissioni per pagare i creditori e quindi più interessi. Il Congressional Budget Office prevede che il debito USA detenuto dal pubblico crescerà da 26.000 miliardi di dollari nel 2023 a 48.000 nel 2034: dal 97% al 116% del PIL.

Alcuni analisti segnalano che questo potrebbe indebolire la capacità di far ripartire l’economia da una recessione. Nemmeno le elezioni sono viste come un grande spartiacque. Le soluzioni per far diminuire il problema del debito sono dolorose e politicamente sconvenienti: o si applica l’austerità, con riduzioni di spesa pubblica che potrebbero impattare su lavoro e crescita; o si aumentano le tasse, creando comunque preoccupazioni di danneggiamento dell’economia. 

Diversi esperti evidenziano che una politica fiscale più severa seguita da una recessione farebbe entrare in funzione gli stabilizzatori automatici, facendo scendere le entrate fiscali e creando un maggiore deficit. In sintesi: un circolo vizioso.

Fonte: Wall Street Journal

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