🔷Michelle Bowman, componente del board della Fed, ha detto che la politica monetaria è sufficientemente restrittiva per riportare l’inflazione al target. Bowman ha inoltre evidenziato che, se i prezzi continuassero ad avvicinarsi all’obiettivo, si rivelerà opportuno iniziare il processo di riduzione del costo del denaro. Tuttavia, se si dovesse rivelare necessario, è stata ribadita l’apertura a nuovi incrementi dei tassi in un contesto in cui i rischi sono orientati al rialzo per via delle tensioni geopolitiche e dell’allentamento delle condizioni finanziarie.
🔷Raphael Bostic, Presidente della Fed di Atlanta, ha dichiarato di avere un orientamento per la politica monetaria restrittiva visto che l’inflazione rimane ancora sopra il 2%. Prima di supportare l’inizio del processo di riduzione del costo del denaro, l’esponente del board della Fed dovrà essere sicuro di essere a buon punto nel riportare i prezzi al 2%. In questo quadro, alcuni segnali positivi arrivano dalle misure dell’inflazione a 3 e 6 mesi. Il Governatore della Fed di Atlanta ha detto di aspettarsi che continui il fenomeno in cui la crescita dei salari supera l’inflazione, elemento che fornisce ai consumatori maggiore potere di acquisto. Bostic ha ripetuto le sue previsioni in merito ai 2 tagli dei tassi che si riveleranno probabilmente necessari nell’anno, con il primo nel 3° trimestre. Infine, è definita una “questione aperta” il se e il quando la Banca centrale USA dovrà modificare il ritmo di riduzione del suo portafoglio di asset, giudicando adeguato quello attuale.