02 giugno 2023
🔷Patrick Harker, Presidente della Fed di Philadelphia, ha affermato che la Federal Reserve potrebbe non dover alzare ulteriormente i tassi per accelerare il processo di discesa dell’inflazione, il quale rimane “deludentemente lento”. Harker ritiene che il costo del denaro sia ad un livello vicino a quello sufficientemente alto da essere mantenuto fermo. Inoltre, l’esponente del board della Fed ha affermato di vedere un “effetto di raffreddamento”, specie sui prezzi delle case, e stima una crescita inferiore all’1% nel 2023 e una crescita della disoccupazione al 4,4%. Le attese sull’inflazione sono per un dato al 3,5% nel 2023, al 2,5% nel 2024 e al 2% nel 2025.
🔷L’esponente del board della BCE Fabio Panetta ha detto di aspettarsi altri rialzi dei tassi, anche se la fine del ciclo di inasprimento non è lontana. Per Panetta inoltre l’inflazione è eccessivamente alta, anche se non c’è motivo di preoccuparsi in quanto la stretta si farà sentire nei prossimi mesi. Inoltre, non si può escludere che la domanda rimanga debole traducendosi in un rallentamento prolungato dell’attività economica o in una recessione tecnica.
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