01 giugno 2023
🔷Christine Lagarde, Presidente della BCE, ha detto che l’inflazione dell’Eurozona rimane troppo alta ed è quindi ragionevole attendersi altre restrizioni della politica monetaria. Per Lagarde, l’indice dei prezzi al consumo è troppo alto ed è destinato a rimanere elevato per troppo tempo: l’obiettivo dell’istituto centrale è quindi quello di riportare tempestivamente il dato di medio termine al 2%. La Governatrice della Banca centrale ha affermato che gli aumenti precedenti si stanno già trasmettendo sulle condizioni di prestito, anche se non è sicura di quanto sia forte la trasmissione della politica monetaria. Infine, per Lagarde non ci sono evidenze che l’inflazione core abbia raggiunto il picco.
🔷Dai verbali della BCE è emerso che diversi esponenti del board avrebbero optato per un incremento più importante dei tassi, anche se i 25 punti base sono stati accettati a fronte di una scelta comunicativa che lasciasse presagire altri incrementi. Appare quindi probabili che all’incremento previsto di giugno ne seguirà un altro a luglio. Per ora l’Eurotower ritiene che non sia il momento di dichiarare vittoria all’inflazione, ha sottolineato di essere dipendente dai dati e che la diminuzione dell’entità degli incrementi non debba essere interpretata come un’indicazione di pausa. Dalle minutes si legge anche che vari elementi delle aspettative di inflazione a più lungo termine sono salite oltre il 2% e che ci sono maggiori prove che la politica monetaria si sta trasmettendo alle condizioni di finanziamento e di credito. Per l’istituto, la trasmissione potrebbe essere più debole del solito ed è stata espressa cautela per una contrazione del bilancio troppo veloce.
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