Powell ribadisce la necessità di altre prove per tagliare i tassi

In un’intervista alla CBS, il Presidente della Fed Jerome Powell ha detto che i tagli dei tassi potrebbero arrivare dopo marzo, con l’istituto centrale che prima di muoversi su questo fronte ha bisogno di vedere maggiori prove di un ritorno dell’inflazione al 2%. Per Powell si rischia di muoversi troppo presto in un contesto in cui il lavoro non è finito, con i dati degli ultimi 6 mesi che potrebbero non essere un indicatore della direzione dei prezzi. In questo quadro, una prima riduzione potrebbe arrivare a metà anno e i mercati hanno esagerato a prezzare un taglio veloce dei tassi. 

Per il Governatore della Fed, il board non dovrebbe cambiare drasticamente le sue previsioni sul costo del denaro nel 2024. Ha affermato anche che con il senno di poi sarebbe stato opportuno agire prima nel rialzo dei tassi, ammettendo che sono state fatte delle letture sbagliate sull’inflazione. Powell ha anche avvertito che uno shock esterno può sempre portare l’economia fuori rotta, con alcuni problemi (come quelli sul fronte immobiliare o sulla crescita cinese) che potrebbero avere un impatto minore di quanto ci si potrebbe aspettare. Dopo le dichiarazioni, i mercati hanno leggermente ridimensionato le aspettative su un taglio dei tassi a maggio, portandole a circa il 61,7% secondo quanto riportato da Refinitiv.

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