🔹Olli Rehn, Presidente della Banca centrale finlandese, ha detto che nelle prossime due riunioni verranno discussi i tagli dei tassi. Per Rehn i rischi di ridurre troppo presto il costo del denaro si sono ridotti, anche per via del taglio delle previsioni di crescita. L’esponente del board della BCE ha affermato che l’inflazione dei servizi è sostenuta dal rapido tasso di aumento dei salari, fattore associato ad una notevole incertezza. Infine, ha giudicato eccessive le voci per cui l’Eurotower dovrebbe aspettare la Fed nel taglio dei tassi.
🔹Madis Muller, Presidente della Banca centrale estone, ha detto che l’inflazione si sta avvicinando al target, anche se c’è bisogno di altre prove per la prosecuzione della tendenza. Muller ha sottolineato che un incremento dei salari intorno al 5% complicherebbe il rallentamento dell’inflazione, mentre un calo dei prezzi dell’energia contribuirà alla discesa dei prezzi.
🔹Gediminas Simkus, Presidente della Banca centrale della Lituania, ha affermato che giugno potrebbe essere il mese giusto per tagliare i tassi, anche se non si può escludere una riduzione ad aprile. Per Simkus non si può dire quando il processo di alleggerimento monetario continuerà e non vede la necessità di mosse superiori ai 25 punti base. In ogni caso, c’è spazio per pensare ad una politica monetaria meno restrittiva.
🔹Robert Holzmann, Presidente della Banca centrale austriaca, ha affermato che un cambio nei tassi potrebbe essere in preparazione.