30 novembre 2023
🔷John Williams, Presidente della Fed di New York, ha detto che la Banca centrale USA potrebbe aver finito di alzare i tassi, anche se la porta deve rimanere aperta in caso di mancata moderazione delle pressioni inflazionistiche. Williams ha ribadito la dipendenza dai dati dell’istituto e di aspettarsi che l’inflazione raggiunga il 3% nel 2023, arrivi al 2,25% l’anno prossimo e si avvicini al target del 2% nel 2025. Le attese per l’economia sono invece per una crescita inferiore al trend ma abbastanza positiva per il 2024. In generale, è ritenuto opportuno che il costo del denaro resti in territorio restrittivo per un bel po’ di tempo, al fine di riportare i prezzi all’obiettivo su base sostenuta. L’esponente del board della Federal Reserve ha anche affermato che le condizioni finanziarie si sono allentate nell’ultimo periodo: tuttavia, l’importante è vedere se questo cambiamento persiste. In questo quadro, il quantitative tightening sta funzionando come previsto, anche se c0è ancora molta strada da fare.
🔷Mary Daly, Presidente della Fed di San Francisco, ha detto che al momento i tassi si trovano in una buona posizione per riportare l’inflazione al 2%. Tuttavia ha affermato di non pensare ad eventuali tagli e che è ancora troppo presto per decretare la fine degli aumenti. Per Daly al momento non c’è un pericolo di recessione imminente.
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