È ora di prepararsi alla fine del rally?

L'esposizione azionaria dei trader è storicamente elevata, nel 28esimo percentile secondo Deutsche Bank (dati dal 2010). Gli investitori non sembrano aver paura di un crollo e pochi si stanno coprendo: l'acquisto di protezione contro i ribassi nel mercato delle opzioni è "il più conveniente mai visto", secondo gli strategist di Bank of America - per ogni 100 dollari di nozionale gli investitori pagano oggi solo 3,50 dollari per un'opzione put sull'S&P 500 con scadenza a un anno e con un prezzo d'esercizio del 5% inferiore ai livelli attuali. Il volume degli scambi di opzioni call, utilizzate per scommettere sul rialzo del mercato, ha superato quello delle put all'inizio del mese, il livello più alto dal dicembre 2021. Il rapporto put-to-call del Cboe, che tiene conto del volume delle opzioni legate ai singoli titoli, è al livello più basso da oltre un anno. Questo si traduce storicamente in una performance piatta per il mercato azionario nei prossimi tre mesi, secondo i dati di Goldman Sachs.

Ma i professionisti sono scettici e si preparano ad un possibile crollo, ecco alcune dichiarazioni: 🔹Jeffrey Hirsch, redattore dello Stock Trader's Almanac, che ha correttamente previsto il rally dopo la crisi finanziaria: “Il sentiment rialzista e la debolezza della stagionalità hanno fatto vibrare un po' le nostre antenne contrarian. Tutti gli orsi che sono usciti dalla linea laterale stanno inseguendo questo slancio e i giocatori 'FOMO' sono tutti dentro ora, quindi significa che è tempo di vedere questa pausa del rally". 👉 In effetti i modelli stagionali indicano un vento contrario: negli ultimi 30 anni, settembre e agosto sono stati i due mesi peggiori per l'S&P 500, con un calo medio rispettivamente dello 0,4% e dello 0,2%. 🔹Luca Paolini, chief strategist di Pictet Asset Management: “Il mercato ci sta dando un chiaro segnale che lo slancio rialzista si sta accumulando. C’è un incredibile livello di fiducia nel fatto che la Fed possa gestire un 'atterraggio morbido', con una crescita più debole e un'inflazione più bassa senza una recessione.

Ma se qualcosa dovesse andare storto, sarebbe legato a questo". 🔹Nitin Saksena, responsabile della ricerca sui derivati azionari statunitensi di Bank of America: “A questo punto, molti investitori si sentono in uno stato d'animo di 'CPI-missione compiuta', ma non è così. C’è il rischio che la Fed mantenga i tassi d'interesse più alti più a lungo e che alla fine si rompa qualcosa". 👉 In effetti gli swap sull'inflazione prevedono un aumento del 3,2% dell'inflazione complessiva a luglio rispetto a un anno fa e del 3,6% ad agosto: un'inflazione più elevata potrebbe tradursi in tassi che non scenderanno presto.


Commento: Ne abbiamo parlato nell'ultimo webinar (https://youtu.be/lJlzRJECkJY): quando gli investitori non hanno paura è il momento di "allacciare le cinture" e prepararsi alla correzione. Personalmente sono perfettamente d'accordo con i professionisti citati. Non ho creduto nel crollo ad inizio anno e non ho creduto allo scoppio della "bolla IA" a marzo/aprile ma ora non credo che il rally possa continuare per troppi mesi. La fiducia degli investitori è troppo elevata considerando le variabili ancora in gioco e quante cose possono andare storte e questa fiducia potrebbe proprio essere dovuta alla "FOMO" perchè molti si sono persi il rally dei mercati (abbiamo visto nel webinar anche perchè i gestori di fondi si sono persi il rally) e ora vogliono disperatamente recuperare ma forse non è il momento per farlo. Come sempre non è possibile conoscere il futuro, l'unica cosa che possiamo fare è programmare la nostra strategia per i prossimi mesi così da beneficiare di un eventuale ulteriore rialzo e non perdere troppo in caso di ribasso. Nell'ultimo webinar ho anticipato anche la mia strategia di breve per raggiungere quest'obiettivo.

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