EBITDA: cos’è, come si calcola e differenze con MOL

L’EBITDA è uno dei principali indicatori di redditività di un’azienda e rappresenta gli utili al lordo degli Interessi, Tasse, Deprezzamenti e Ammortamenti. Questo valore fornisce un quadro in merito al profitto liquido generato dalle operazioni aziendali. Quando invece si parla di EBITDA adjusted (o rettificato) si escludono i componenti di natura straordinaria. Questo permette di avere risultati più facilmente comparabili nel tempo. In sostanza, la formula per calcolare questo aggregato è:

Questo numero viene confrontato con quello di società simili a quella analizzata, per capire meglio i risultati operativi e l’impatto della struttura di capitale su utili e cash flow. Inoltre, viene usato per confrontare la redditività sottostante indipendentemente dalle ipotesi di deprezzamento o dalle scelte di finanziamento. L’EBITDA viene impiegato nel calcolo di diversi multipli, come ad esempio EV/EBITDA (o “multiplo d’impresa”). È anche sfruttato per avere una rapida stima del valore di un’azienda.

L’indicatore viene usato soprattutto in quei settori asset-intensive, con molti costi non monetari. Questo perché i costi esclusi possono oscurare i cambiamenti nella redditività sottostante. L’esclusione di componenti non direttamente imputabili all’operatività dell’azienda (si pensi agli interessi, alle tasse o alle preferenze in merito al finanziamento), consentono di concentrarsi sugli utili generati dal business aziendale.

Le criticità dell’EBITDA

L’utilizzo dell’EBITDA è soggetto a diverse critiche, anche da parte di Warren Buffett, il quale non lo ritiene una misura significativa della performance. Altri critici mettono in evidenza che non essendo una misura GAAP, il suo calcolo può differire in maniera rilevante a seconda delle società.

Queste ultime possono inoltre enfatizzare questo numero rispetto all’utile, in quanto le fa generalmente apparire “migliori” e distrae gli investitori da altri dati come, ad esempio, nuovo debito o una crescita dei costi relativi alla ricerca e sviluppo.

In effetti, non considerando gli oneri finanziari, questo valore è inadatto a valutare aziende con alto indebitamento. 

L’EBITDA presuppone anche che la redditività arrivi dalle vendite e dalle operazioni, senza considerare il costo delle attività. Le esclusioni del calcolo poi possono far apparire una società meno costosa in termini di multipli rispetto a quanto non lo sia in realtà. Come di consueto, non si dovrebbe mai guardare al solo EBITDA, ma si deve guardare anche ad altri dati per avere una valutazione più corretta della situazione.

La differenza con il margine operativo lordo

Spesso si sente dire che l’EBITDA è un sinonimo del margine operativo lordo. Tuttavia c’è una differenza, in quanto il primo considera gli accantonamenti, mentre il secondo li esclude considerandoli come ammortamenti. Di conseguenza, l’EBITDA risulta più basso del MOL e viene considerato come più prudenziale.

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