Ecco un altro segnale per un rialzo dell'S&P 500: possibile un +20% nei prossimi 12 mesi?

L’S&P potrebbe continuare a salire nei prossimi periodi? Oltre a diversi elementi messo in luce in precedenti post (qui un riassunto undefined/1620) vi è anche un altro elemento, evidenziato da una recente ricerca di Bank of America: le informazioni del Sell Side Indicator, ossia un barometro che misura l’allocazione media raccomandata dagli strateghi in un fondo bilanciato.
Fonte: ricerca Bank of AmericaGli analisti sottolineano che a ottobre l’indicatore è sceso di 37 punti base, al 53,1%, mentre l’S&P ha registrato un -2,2%: il primo calo del sentiment da maggio e il maggiore su base mensile da ottobre scorso. Gli attuali livelli dell’algoritmo indicano ora che nei prossimi 12 mesi l’S&P 500 possa arrivare a circa 4.850 punti.
Fonte: ricerca Bank of AmericaIn passato l’SSI è stato un indicatore contrarian affidabile, fornendo segnali rialzista in un contesto di sentiment estremamente ribassista a Wall Street e viceversa. Ad ora si trova in territorio neutrale, ma l’andamento è molto più ribassista che rialzista e circa 3 volte più vicino ad un’indicazione di tipo bullish.
Fonte: ricerca Bank of America Si pensi che, a livello storico, quando l’SSI si è trovato alle attuali aree o più in basso, i rendimenti dell’S&P 500 a 12 mesi sono stati positivi nel 95% delle volte con un rendimento mediano del 21%.Fonte: ricerca Bank of America
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Dichiarazioni Schnabel (BCE) su tassi e inflazioneIsabel Schnabel, componente del board della BCE, ha detto che 
un altro incremento dei tassi di interesse non è da escludere
. Questo perché le aspettative di inflazione sono fragili e un nuovo shock sul fronte dell’offerta potrebbe facilmente destabilizzarle. Per Schnabel, ci vorranno almeno 2 anni per riportare i prezzi al 2%. Perché l’inflazione core si evolva in linea con le aspettative dell’Eurotower serve che siano soddisfatte due condizioni: la prima è relativa alla crescita dei costi di lavoro unitari, che deve scendere a livelli coerenti con un indice dei prezzi al consumo al 2%. La seconda riguarda le imprese, che devono usare i loro margini di profitto come un cuscinetto per limitare il passaggio degli aumenti salariali ai prezzi.Dichiarazioni Vujcic (BCE) su politica monetariaBoris Vujcic, Presidente della Banca centrale croata, ha detto ad un’intervista a MNI che 
la BCE dovrebbe tenere fermi i tassi almeno fino a primavera-inizio estate 2024, 
quando si avrà un quadro più chiaro sulle prospettive di crescita e inflazione. Per Vujcic, non c’è più motivo di adeguare il costo del denaro in caso di assenza di nuovi shock. Secondo l’esponente dell’Eurotower è ancora troppo presto per discutere di tagli, con diversi rischi all’outlook di inflazione relativi alle pressioni salariali e alle tensioni geopolitiche. Vujcic ritiene che si possa assistere ad un altro inasprimento delle condizioni di credito, mentre il rialzo dei rendimenti ha contribuito all’inasprimento finanziario. Tuttavia, l’impatto sulla politica monetaria rimane poco chiaro.USA: si raffredda il mercato del lavoro a ottobre
Segnali di raffreddamento dal mercato del lavoro USA
: i Non-Farm Payrolls di ottobre si sono attestati a 150mila unità, sotto le 180mila attese da Reuters e le 297mila precedenti (rivisto da 336mila). Il tasso di disoccupazione è salito dal 3,8% al 3,9% (attese 3,8%), mentre il salario orario medio ha segnato un +0,2% su base mensile (consensus a 0,3%), in flessione sullo 0,3% di settembre (rivisto dallo 0,2%). A livello di singoli settori, quello sanitario ha aggiunto 58mila lavoratori, quello governativo 51mila, quello dell’assistenza sociale 19mila, quello delle costruzioni 23mila, quello del tempo libero e l’ospitalità 19mila, quello dei servizi professionali e business 15mila. Al contrario, il comparto manifatturiero ha perso 35mila posti di lavoro, quello dell’informazione 9mila, quello dei trasporti e magazzini 12mila.Dichiarazioni Barkin (Fed) su ultimi dati del mercato del lavoroThomas Barkin, Presidente della Fed di Richmond, ha detto che i dati sul mercato del lavoro USA si stanno muovendo nella direzione auspicata. Tuttavia, Barkin non si è detto pronto a dire cosa dovrà accadere in seguito in termini di politica monetaria, in quanto 
ci sono ancora diversi dati che verranno pubblicati nel frattempo
.Le azioni sotto la lente
  • Jefferies ha tagliato il target price su Coinbase da 90 a 85 dollari, KBW lo a alzato da 50 a 52 dollari
  • TD Cowen ha abbassato il prezzo obiettivo su Beyond Meat da 7 a 5 dollari
  • Bloomberg riporta che NIO starebbe tagliando il 10% dei posti di lavoro a novembre, eliminando i ruoli duplicati e inefficienti. Inoltre, gli investimenti nei progetti che non contribuiranno alla performance finanziaria dell’azienda entro 3 anni verranno eliminati o rinviati.
  • Barclays ha tagliato il prezzo obiettivo su Coinbase da 68 a 67 dollari
Le trimestrali di giornata
Trimestrale COINBASE
 
  • Ricavi: 674,15 milioni di dollari, stime a 653,19 milioni (dati Refinitiv)
 
  • EPS: -0,01 dollari, attese a -0,54 dollari (dati Refinitiv)
 
  • EBITDA adjusted: 180,94 milioni di dollari contro previsioni a 128,59 milioni (dati Refinitiv)
 
  • Il gruppo è riuscito ad archiviare risultati leggermente migliori della guidance di agosto
 
  • I ricavi del segmento Transaction si sono attestati a 288,6 milioni di dollari (274,5 dei clienti Consumer e 14,1 di quelli Institutional, che hanno mosso volumi per 11 e 65 miliardi di dollari)
 
  • I ricavi del segmento Subscription and Services sono invece stati di 334,4 milioni di dollari
 
  • I ricavi del segmento Corporate Interest and Other Income è stato pari a 51,1 milioni di dollari
 
  • Le spese operative sono state di 754 milioni di dollari, sotto i 781,5 milioni del 2° trimestre
 
  • In un’intervista a Bloomberg Television, il CFO Alesia Haas ha detto che gli investitori vogliono accedere alle criptovalute e che l’ETF spot sul Bitcoin può portare più capitale al mercato
 
  • Per il 4° trimestre Coinbase si aspetta ricavi in linea con il 3° trimestre, spese amministrative e di marketing nel range 85-95 milioni e spese tecnologiche, di sviluppo, generali e amministrative tra 525 e 575 milioni di dollari
Trimestrale APPLE
  • Ricavi: 89,498 miliardi di dollari, stime a 89,284 miliardi (dati Refinitiv)
  • EPS: 1,29 dollari, attese a 1,27 dollari (dati Refinitiv)
  • Ricavi iPad: 7,174 miliardi di dollari, previsioni a 7,941 miliardi (dati Refinitiv)
  • Ricavi iPhone: 42,626 miliardi di dollari, previsioni a 43,213 miliardi (dati Refinitiv)
  • Ricavi Mac: 11,508 miliardi di dollari, previsioni a 9,359 miliardi (dati Refinitiv)
  • Ricavi da servizi: 19,188 miliardi di dollari, previsioni a 20,103 miliardi (dati Refinitiv)
  • Altri ricavi: 9,650 miliardi di dollari, previsioni a 9,166 miliardi (dati Refinitiv)
  • Su base geografica le vendite in Cina hanno registrato una contrazione su base annuale passando da 15,47 miliardi di dollari a 15,084 miliardi
  • Luca Maestri, CFO di Apple, ha detto che il fatturato del 1° trimestre del 2024 fiscale sarà “simile” a quello dell’anno precedente. È inoltre previsto un aumento delle vendite di iPhone
  • In un’intervista alla CNBC, l’AD Tim Cook ha detto che l’iPhone 15 ha fatto meglio del 14 nel trimestre di settembre del 2022, i modelli Pro e Pro Max inoltre sono stati penalizzati dalle limitazioni della fornitura dovute all’alta domanda. Per quanto riguarda i Mac, Cook ha definito “difficile” il mercato dei PC, ma si aspetta che il trimestre di dicembre sarà “decisamente migliore”
Trimestrale BLOCK
  • Ricavi: 5,617 miliardi di dollari, previsioni a 5,441 miliardi (dati Refinitiv)
  • EPS: 0,55 dollari, stime a 0,47 dollari (dati Refinitiv)
  • EBITDA adjusted: 477,49 milioni di dollari su attese a 376,18 milioni (dati Refinitiv)
  • Amrita Ahuja, CFO di Block, ha detto che l’azienda si aspetta di ridurre la sua forza lavoro entro la fine del 2024 e che sta iniziando un programma di riduzione dei costi
  • Per il 4° trimestre 2023, la società si aspetta un profitto lordo tra 1,96 e 1,98 miliardi di dollari e un EBITDA adjusted tra 430 e 450 milioni di dollari
  • Sull’intero 2023 il gruppo ha migliorato la guidance sull’EBITDA adjusted da 1,5 miliardi ad un range compreso tra 1,66 e 1,68 miliardi. Inoltre, ora l’utile operativo adjusted è visto in miglioramento da 25 milioni all’intervallo 205-225 milioni
  • Per il 2024 le attese sono per un EBITDA adjusted a 2,4 miliardi di dollari e un utile operativo adjusted a 875 milioni di dollari
Trimestrale BOOKING
  • Ricavi: 7,341 miliardi di dollari, stime a 7,261 miliardi (dati Refinitiv)
  • EPS: 72,32 dollari, stime a 67,61 dollari (dati Refinitiv)
  • EBITDA adjusted: 3,2854 miliardi di dollari, attese a 3,213 miliardi (dati Refinitiv)
  • Le prenotazioni lorde si sono attestate a 39,8 miliardi di dollari, il 24% in più su base annuale
  • Per ottobre la società stima che la crescita dei pernottamenti su base annuale sia stata di circa l’8%, sotto il 15% del 3° trimestre per via degli effetti di base e dalla guerra in Medio Oriente (senza il conflitto la crescita sarebbe stata del 9% circa). L’Asia ha registrato una crescita del 15% su base annuale, l’Europa del 10%, USA e resto del mondo hanno segnato un lieve calo
  • Per il 4° trimestre, il gruppo ritiene che la crescita dei pernottamenti sarà più alta del 9% rispetto all’anno prima e del 20% sul 2019. Booking si aspetta che i ricavi in percentuale sulle prenotazioni lorde saranno di circa il 15%. L’EBITDA adjusted è visto poco oltre 1,4 miliardi di dollari
  • Per l’intero anno Booking stima una crescita delle prenotazioni lorde del 20% a/a. L’azienda ha tagliato le attese sui ricavi in percentuale delle prenotazioni lorde da 20 a 10 punti base in più rispetto al 2022
Trimestrale INTESA SANPAOLO
  • Ricavi: 6,367 miliardi di euro su 6,284 stimati (dati Refinitiv)
  • Utile netto: 1,90 miliardi di euro, previsioni a 1,77 miliardi (dati Refinitiv)
  • Reddito netto da interessi: 3,813 miliardi di euro contro 3,624 miliardi attesi (dati Refinitiv)
  • I costi operativi sono stati di 2,65 miliardi di euro, in calo dello 0,9% su base sequenziale
  • La banca stima 500 milioni di euro al 2025 di contributo al risultato lordo da parte della tecnologia.
  • Al netto delle rettifiche di valore, lo stock di crediti deteriorati alla fine del 3° trimestre è sceso del 5,4% rispetto a fine 2022. Con un’incidenza dei crediti deteriorati rispetto a quelli complessivi del 1,2% e un livello di copertura specifica al 50,4%
  • Per il 2023 il gruppo si aspetta un utile netto a oltre 7,5 miliardi di euro, con significativo aumento della gestione operativa spinto dalla crescita dei ricavi dagli interessi netti. La stima per il reddito netto da interessi è di oltre 14 miliardi di euro nel 2023 e superiore nei successivi due anni. Il CET 1 è visto sopra il 12% su tutto l’orizzonte del piano di impresa 2022-2025.

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