EU: dazi al 50% ancora possibili, quali effetti?
03 giugno 2025
Le tensioni commerciali tra USA ed Eurozona si sono calmate per il momento dopo la deadline per i dazi USA al 50% spostata al 9 luglio. Tuttavia, i rischi restano alti e non è detto che si arriverà ad un accordo.
In tal caso, tariffe più alte indurrebbero un calo più che proporzionale dell’export negli Stati Uniti. Goldman Sachs ritiene che un incremento del dazio al 50% sull’UE provocherebbe una flessione delle esportazioni a meno della metà del 2024. Se invece restasse in vigore una tariffa al 10%, l’export si ridurrebbe del 5%.
Per il PIL dell’Eurozona gli effetti sarebbero pesanti e individuati intorno al -1,6%, oltre il doppio rispetto al -0,7% atteso nello scenario base.
La ritorsione europea sarà forte e potrebbe colpire 200 miliardi di importazioni con dazi fino al 50%. Questi elementi costituiranno un peso sull’inflazione EU nei prossimi 2 anni, fattore che dovrebbe aprire le porte ad un altro taglio dei tassi rispetto a quanto atteso al momento.
GS si aspetta che la situazione di attesa verrà prorogata oltre il 9 luglio, in modo tale da consentire altri negoziati. Questo potrebbe richiedere ulteriori concessioni da parte dell’Europa. Questo statu quo potrebbe essere mantenuto fino a quanto gli Stati Uniti non introdurranno una nuova tariffa settoriale sui beni critici.
Fonte: ricerca Goldman Sachs
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