Eurozona: attesa una crescita negativa nel 2° trimestre

Gli analisti di ING ricordano che nel 1° trimestre dell’anno l’economia dell’Eurozona è stata gonfiata dal front-loading statunitense, specie per quello che riguarda l’export del settore pharma. Diversi settori hanno beneficiato del fatto che le aziende USA hanno cercato di evitare i costi delle merci più elevate.

Nel 2° trimestre le cose potrebbero cambiare. In effetti, i dati sulla produzione industriale e sul commercio di aprile hanno confermato la debolezza. Oltre a questo, la domanda interna resta contenuta: tutto lascia pensare ad una crescita negativa per il periodo aprile-giugno. In particolare, la fiacchezza del settore dei servizi sta diventando un tema.

Nel 3° trimestre è invece prevista una stagnazione su base sequenziale. Le attese sono per una continuazione delle incertezze commerciali, con barriere che potrebbero essere in grado di salire ancora. La ripresa dei consumi è frenata dalla paura, con i risparmi che si mantengono a livelli elevati.

Nei prossimi trimestri è atteso un undershoot dell’inflazione, mentre la BCE dovrebbe tagliare i tassi a settembre prima di prendersi una pausa più duratura.

In ogni caso, la situazione non richiederà all’Eurotower di ridurre il costo del denaro molto al di sotto degli attuali livelli. L’attività dovrebbe infatti riprendersi lentamente grazie al ritorno degli investimenti pubblici.

Fonte: ricerca ING

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