Fed: la politica monetaria è troppo restrittiva?

La politica monetaria della Fed è troppo restrittiva? Gli analisti di TS Lombard ritengono che ci sia spazio per un modesto allentamento, che la Banca centrale dovrà attuare se l’occupazione non riuscirà a trovare nuovo slancio.

Fonte: ricerca TS Lombard

Capire il grado di restrittività della politica monetaria non è semplice e le stime del tasso neutrale sono inaffidabili. L’unico modo per valutare l’orientamento di politica monetaria è osservarne gli effetti sull’economia reale.

Alcuni critici segnalano che la Federal Reserve non può tagliare i tassi, in quanto il mercato azionario è ai massimi storici. Tuttavia, senza considerare recessioni, è pericoloso osservare questo parametro, in quanto l’andamento delle azioni è influenzato da molti fattori.

Una prospettiva diversa è fornita dal mercato immobiliare. Gli investimenti sono diminuiti di oltre il 10% dal primo taglio dei tassi della Fed nel 2022. Le vendite di abitazioni sono ferme, mentre i prezzi scendono in più di metà delle città USA. L’occupazione del comparto edile sta poi evidenziando segnali di debolezza.

Se la Banca centrale continuasse ad esitare, gli analisti ritengono che si possa raggiungere un punto di non ritorno.

La debolezza dell’immobiliare non indica però un’economia sull’orlo della recessione. Seppur fiacco, il credito al settore privato ha continuato a fluire, elemento che non ci sarebbe se la politica monetaria fosse molto restrittiva.

Fonte: ricerca TS Lombard

Il board della Fed è soddisfatto dei progressi: la disinflazione sta proseguendo, i posti di lavoro vacanti si sono stabilizzati e il PIL continua a crescere. Questi fattori sono in linea con quello che la Fed si aspetterebbe di vedere con un costo del denaro leggermente restrittivo.

In questo quadro, si capisce come l’istituto non abbia fretta di ridurre i tassi. Tuttavia, gli ultimi dati sul mercato del lavoro sollevano dei dubbi e fanno intendere come gli effetti del Liberation Day abbiano impattato l’occupazione più del previsto. L’economia potrebbe dunque essere congelata dall’incertezza politica.

È probabile che l’occupazione prenda forza nei prossimi mesi. Bisogna sempre considerare la sensibilità del board al mercato del lavoro. A settembre quindi, un taglio potrebbe saltare solo con una ripresa dell’occupazione e un’inflazione alta.

Fonte: ricerca TS Lombard

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