Fed: per BofA resta probabile un taglio dei tassi a marzo

Lo scorso 17 gennaio è stato pubblicata la rilevazione sulle vendite al dettaglio USA di dicembre, che hanno registrato un incremento dello 0,6% su base mensile, il più grande degli ultimi 3 mesi. Se a prima vista questo dato potrebbe indicare una situazione di forza dell’economia a stelle e strisce, gli analisti di Bank of America ritengono che si possa trattare di rumore di fondo per via dei fattori di destagionalizzazione che hanno annullato i cambiamenti effettivi della spesa: le attese per la misurazione di gennaio sono per un’inversione della forza vista lo scorso mese.


Fonte: ricerca Bank of America

L’ultima lettura delle vendite al dettaglio è infatti sembrata andare in controtendenza rispetto agli ultimi dati che mostravano un raffreddamento dell’economia a stelle e strisce. La view di BofA va in netta controtendenza rispetto al mercato, in quanto si continua a vedere un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve. Questo perché la spesa dei consumatori non è né in rialzo né in calo. A supportare le tesi sono anche le recenti parole del componente del board della Fed Waller, che sembrano favorevoli ad iniziare prima a ridurre i tassi. Le riduzioni per gli analisti saranno di 100 punti base nel 2024 (25 ogni trimestre) e di altri 100 nel 2025. La previsione di soft landing dovrebbe portare la Federal Reserve ad adottare un approccio graduale

Guardare ai dati su PIL e PCE per avere prospettive più chiare




Fonte: ricerca Bank of America

Bank of America ritiene che gli investitori dovrebbero monitorare con attenzione i dati sul PCE di dicembre e la prima lettura del PIL del 4° trimestre. Per la prima misurazione è previsto una rilevazione core al 2,9%: se ciò si verificasse, i tassi di crescita a 3 e 6 mesi arriverebbero all’1,5% e all’1,8%. Queste tendenze dovrebbero essere lette positivamente dalla Fed. Il Prodotto Interno Lordo è invece visto all’1,5%, trainato dalla spesa dei consumatori (che potrebbe essere salita del 2% a/a). Le aspettative sono anche per una crescita contenuta degli investimenti fissi non residenziali delle imprese, mentre l’edilizia abitativa è stimata in crescita per il 2° trimestre consecutivo. Inoltre, ci potrebbe essere un forte freno all’accumulo di scorte.

Fonte: ricerca Bank of America

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