20 settembre 2023
Nel comunicato stampa della riunione la Fed ha comunicato che “l’attività economica si è espansa ad un ritmo sostenuto”, mentre il mercato del lavoro è rallentato negli ultimi mesi anche se resta forte con un basso tasso di disoccupazione. Il board ha detto che il sistema bancario resta solido e resistente e che vi è un’incertezza sull’entità degli effetti delle condizioni di credito più rigide per famiglie e imprese su attività economica, assunzioni e inflazione. È stata inoltre ribadita la dipendenza dai dati e la determinazione nel riportare l’indice dei prezzi al consumo al 2%. Il dot-plot ha evidenziato che i funzionari prevedono un altro rialzo dei tassi nel 2023. Oltre a questo, vi è un indizio di “higher for longer”, in quanto entrambe le proiezioni sul 2024 e il 2025 sono state alzate di mezzo punto percentuale. Sul fronte delle proiezioni economiche: 🔹Il PIL reale è visto al 2,1% nel 2023 (precedente 1%), all’1,5% nel 2024 (1,1% precedente), all’1,8% nel 2025 (in linea con proiezioni di giugno), nel 2026 e nel lungo termine.
🔹Il tasso di disoccupazione è atteso al 3,8% nel 2023 (4,1% precedente), al 4,1% nel 2024 e 2025 (da 4,5%) e al 4% nel 2026 e nella “longer run”.
🔹Il PCE core è invece stimato al 3,7% nel 2023 (da 3,9%), al 2,6% nel 2024 (in linea con giugno), al 2,3% nel 2025 (da 2,2%) e al 2% nel 2026
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