Il FMI taglia le stime di crescita globale

Il Fondo Monetario Internazionale ha tagliato le stime di crescita globale portandole dal 3,3% al 2,8%. Se così fosse, si tratterebbe del dato peggiore dalla pandemia e il secondo più basso dal 2009. Per il 2026, il Fondo ha portato le previsioni dal 3,3% al 3%.

Per gli USA, il FMI ritiene che la guerra commerciale provocherà uno shock della domanda che peserà su produzione e prezzi. Il PIL del Paese dovrebbe crescere dell’1,8% nel 2025 e dell’1,7% nel 2026 (0,9 e 0,4 punti in meno rispetto alle stime precedenti). Nel frattempo, le stime sull’inflazione sono cresciute al 3% per quest’anno. In Eurozona il PIL dovrebbe crescere dello 0,8% nel 2025 e dell’1,2% nel 2026 (da 1% e 1,4%).

La Cina vedrà un aumento del PIL al 4% per il 2025 e il 2026, meno 0,6 e 0,5 punti sull’outlook precedente.

Le prospettive migliorerebbero subito se le tensioni commerciali si dovessero calmare. In generale, i rischi restano orientati al ribasso.

Fonte immagine: Bloomberg

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