Nel World Economic Outlook, il Fondo Monetario Internazionale ha
mantenuto inalterate le sue previsioni di crescita nel 2024 al 3,2%, alzando di 0,1 punti percentuali quelle sul 2025 al 3,3%. Per gli
USA le attese sul PIL 2024 sono state tagliate dal 2,7% al 2,6%, mentre quelle al 2025 sono rimaste ferme all’1,9%. Il rallentamento dell’anno prossimo dovrebbe essere causato dal raffreddamento del mercato del lavoro e da una moderazione della spesa. Per quanto riguarda la
Cina, le stime sono state portate dal 4,6% al 5% per il 2024 e dal 4,1% al 4,5% per il 2025.
Le stime sull’Eurozona sono state alzate dallo 0,8% allo 0,9% per il 2024, mentre sono rimaste ferme all’1,5% per il 2025. Per l’FMI il peggio è passato e l’aumento dei salari reali contribuirà ad alimentare i consumi nel 2025, con l’allentamento della politica monetaria che favorirà gli investimenti.
Il Fondo Monetario Internazionale ritiene che ci siano dei rischi per l’inflazione a breve termine, con i prezzi dei servizi che restano alti e le tensioni geopolitiche e commerciali che potrebbero creare altre pressioni. Un altro pericolo per è visto dalle numerose elezioni di quest’anno, che potrebbero creare oscillazioni della politica economica.
Fonte: Reuters