NASDAQ 100 e ricoperture del venerdì: un fenomeno da considerare sul future?
19 novembre 2025
Venerdì scorso le quotazioni del future sul Nasdaq 100 hanno riassorbito buona parte del movimento ribassista, in maniera simile a quanto fatto venerdì 7 novembre o ancor prima il 17 ottobre.
Ci siamo quindi chiesti se questo è un comportamento abituale, causato dalle ricoperture, oppure si tratta di eventi isolati.
Abbiamo dunque analizzato i dati giornalieri dal 1999 per capire cosa accade.
Sfruttando poi lo storico orario disponibile su Bloomberg, pari a 1 anno, abbiamo poi cercato di capire alcune fasce orarie in cui i massimi e i minimi vengono creati. Partiamo dalle rilevazioni daily.
Venerdì e ricoperture: una relazione reale?
Per trarre delle possibili conclusioni abbiamo preso le giornate negative con un’escursione apertura-minimo superiore all’1,5%.

Le rilevazioni mostrano una storia diversa dalla credenza comune: i venerdì tendenzialmente ribassisti hanno una chiusura media a 62,75 punti dal minimo (mediana a 27,62 punti). Ciò significa che la chiusura avviene poco distante dal low, in misura troppo contenuta. Tuttavia, viene confermata la possibilità di sfruttare i dati per qualche operazione strategica.
Per completezza, abbiamo anche osservato cosa avviene in giornate fortemente rialziste.
In questi casi, la chiusura del future avviene in prossimità del top, a 39,48 punti di media (16,5 punti la mediana). Questo implica poco spazio anche per trade strategici.

Interessante evidenziare che i dati sono molto simili se si considerano nel complesso le giornate fortemente ribassiste e rialziste, come mostra il grafico.
Approfondimento sulle fasce orarie
Abbiamo svolto poi un focus su alcune fasce orarie di NQ, analizzando i dati di 1 anno. Sono stati divisi i giorni ribassisti (performance minore di 0) e quelli rialzisti (performance maggiore di 0).

Nei giorni ribassisti, il minimo si forma intorno alle 18:00 nel 44,4% dei casi. Entro questa ora, c’è una probabilità cumulata del 77,8% dei casi che il minimo sia stato raggiunto.
Il massimo tende invece a formarsi alle 9 di mattina (22,2% dei casi).
Nelle giornate rialziste, il massimo si forma intorno alle 15:00 nel 27,3% dei casi. Entro questa ora, c’è una probabilità cumulata del 36,4% dei casi che il minimo sia stato raggiunto. Per le 19 invece, il top è stato formato nell’81,8% delle volte.
Il minimo tende invece a formarsi a mezzanotte nel 27,3% dei casi.
Best Practices
- Non fare affidamento sui rimbalzi del venerdì: le chiusure restano statisticamente troppo vicine ai minimi.
- Nei giorni ribassisti, attenzione alle 18:00: in questa fascia si forma il minimo nel 77,8% dei casi → chiudere short o valutare ingressi contrarian
- Nei giorni rialzisti, monitorare 15:00–19:00: qui si forma l’81,8% dei massimi → prendere profitto sui long o valutare inversioni.
- Preferire i pattern orari ai pattern di chiusura: offrono segnali più affidabili e ripetibili.
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