Mercato lavoro USA: cosa è e a cosa serve il report JOLTS

Uno dei dati più osservati sul mercato del lavoro statunitense è il report Job Openings and Labor Turnover Survey (JOLTS). Questa rilevazione viene pubblicata su base mensile dal Bureau of Labor Statistics e indica dati dettagliati sulle aperture di lavoro, le assunzioni e le separazioni.

Il rapporto non si limita a contare i posti di lavoro, ma analizza i flussi di lavoratori all’interno del mercato.

La raccolta dei dati

Il campione su cui vengono raccolti i dati da parte del BLS è piuttosto ristretto: si tratta di circa 21mila aziende e uffici governativi in tutto il Paese. Le informazioni vengono reperite principalmente tramite interviste telefoniche assistite da computer nei primi 3 mesi di partecipazione di una società al sondaggio, per poi passare alla raccolta web.

Il campione rappresenta tutti i settori non agricoli dell’economia USA, inclusi enti pubblici federali, statali e locali.

Per essere considerata “aperta” una posizione lavorativa deve rispettare 3 condizioni:

  1. Deve esistere una posizione specifica con lavoro disponibile;
  2. Il lavoro potrebbe iniziare entro 30 giorni;
  3. Il datore di lavoro sta attivamente reclutando candidati esterni all'organizzazione.

Questa metodologia standardizzata permette di ottenere dati comparabili nel tempo.

Le componenti del report

Il rapporto ha sostanzialmente tre componenti fondamentali:

  1. Aperture di lavoro (job openings): rappresenta il numero di posizioni vacanti nell'ultimo giorno lavorativo del mese. Questo indicatore è particolarmente importante perché riflette la domanda di lavoro e può segnalare la forza o la debolezza del mercato;
  2. Assunzioni (hires): misura il numero totale di lavoratori assunti durante il mese, inclusi nuovi dipendenti, riassunzioni e trasferimenti da altre sedi. Un alto tasso di assunzioni generalmente indica un mercato del lavoro in crescita e un sentimento positivo tra i datori di lavoro.
  3. Separazioni totali (divisa in 3 sottocategorie):
    1. Dimissioni volontarie (quits): Rappresenta il numero di lavoratori che lasciano volontariamente il proprio impiego. Un alto tasso di dimissioni volontarie è spesso interpretato come un segnale di fiducia dei lavoratori, che si sentono sicuri di trovare opportunità migliori altrove;
    2. Licenziamenti (layoffs and discharges): Indica il numero di dipendenti licenziati. Un aumento dei licenziamenti può segnalare difficoltà economiche o ristrutturazioni aziendali;
    3. Altre separazioni: Include pensionamenti, trasferimenti ad altre sedi, decessi e altre ragioni di separazione non classificate nelle categorie precedenti.

I settori inclusi

Il report JOLTS utilizza la classificazione North American Industry Classification System (NAICS) del 2022 per organizzare i dati per settore industriale.

Per quanto riguarda il settore privato, i comparti sono:

  • Estrazione mineraria e forestale;
  • Costruzioni;
  • Manifattura, divisa ulteriormente in beni durevoli e non durevoli;
  • Commercio, trasporti e servizio pubblico, a loro volta suddivisi in commercio all’ingrosso, al dettaglio e trasporti, magazzinaggio e utility;
  • Informazione;
  • Attività finanziarie, divise in finanza e assicurazioni e immobiliare e leasing;
  • Servizi professionali e aziendali, che combina Professional, Scientific, and Technical Services, Management of Companies and Enterprises e Administrative and Support and Waste Management and Remediation Services;
  • Istruzione e servizi sanitari, in cui sono inclusi servizi educativi privati e assistenza sanitaria e sociale;
  • Tempo libero e ospitalità, suddiviso in Arts, Entertainment, and Recreation e Accommodation and Food Services;
  • Altri servizi.

Il settore governativo include:

  • Governo Federale;
  • Stato e amministrazioni locali;
  • Istruzione statale e locale;
  • Governo statale e locale, esclusa l’istruzione.

Il rapporto tra posti vacanti e disoccupati

Dai dati contenuti nel report JOLTS ce ne è uno in particolare osservato con attenzione dalla Fed: il rapporto tra posti vacanti e disoccupati. Il calcolo si basa sulla divisione del numero totale di aperture lavorative e quello delle persone senza occupazione.

Il valore indica quante opportunità di lavoro esistono per ogni persona disoccupata, una misura che riflette in modo approssimativo quanto sia elevata la domanda dei datori di lavoro.

La Federal Reserve osserva con attenzione questo rapporto, in quanto fornisce una misura diretta della tensione del mercato del lavoro.

La misura ha mostrato variazioni significative nel corso degli anni. Dopo aver raggiunto un picco di 6,5 lavoratori disoccupati per ogni apertura lavorativa nel luglio 2009 è scesa fino a 0,8 nel febbraio 2020. Durante la recessione COVID-19, il rapporto è salito a 4,9, per poi scendere costantemente con il miglioramento delle condizioni economiche.

Un punto di riferimento importante è il livello pre-pandemico del 2019, quando il rapporto si attestava mediamente a 1,2 posti vacanti per disoccupato. La Federal Reserve considera questo livello come un benchmark per valutare il ritorno del mercato del lavoro a condizioni più equilibrate. Attualmente, il rapporto è tornato al livello medio del 2019 di 1,2, segnalando una normalizzazione.

Pregi e difetti

Come ogni indicatore macroeconomico, anche il dato sulle aperture di lavori JOLTS ha dei pregi e dei difetti.

Tra i primi possiamo evidenziare:

  • Visione completa del mercato, grazie all’analisi dei flussi di lavoratori e della domanda di mercato;
  • Indicatore anticipatore per le future tendenze occupazionali e della crescita economica;
  • Misura della fiducia, grazie ad esempio alla maggiore propensione dei lavoratori a lasciare il lavoro per trovare nuove opportunità;
  • Supporto alle decisioni di politica monetaria della Fed;
  • Analisi settoriale.

I difetti principali sono:

  • Ritardo nella pubblicazione, che è di circa un mese rispetto al periodo di riferimento. Questo può diventare problematico in periodi di cambiamenti economici rapidi;
  • Errori di campionamento, con 21.000 aziende che potrebbero non rappresentare perfettamente l’intero mercato;
  • Conteggio multiplo delle stesse posizioni: una posizione aperta può essere contata più volte se rimane vacante per più mesi, potenzialmente gonfiando il numero totale di aperture di lavoro. Si consideri che il tempo medio per riempire una posizione è di circa 44 giorni.
  • Affidabilità dei dati, in quanto il BLS accetta i dati delle aziende senza verificare in modo approfondito;
  • Revisioni nei mesi successivi, che possono anche essere significative. Questo potrebbe complicare l’analisi delle tendenze a breve termine.

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