07 settembre 2023
Le azioni di Apple hanno perso 200 miliardi di dollari di valore di mercato in soli due giorni a causa della notizia che la Cina ha intenzione di estendere il divieto di utilizzo degli iPhone alle agenzie governative e alle aziende statali. La notizia sta avendo un effetto diffuso sui mercati, con gli investitori che vendono tutto, dai chip, alle mega-cap tecnologiche, ai titoli cinesi quotati negli Stati Uniti. "Il Nasdaq sta affondando perché una cattiva Apple traina al ribasso le big tech. La storia di crescita di Apple dipende in larga misura dalla Cina e se il giro di vite di Pechino dovesse intensificarsi, ciò potrebbe rappresentare un grosso problema per le altre società tecnologiche a grande capitalizzazione che fanno affidamento sulla Cina” ha dichiarato Edward Moya, analista di mercato senior di OANDA. Bank of America osserva che "la tempistica del potenziale divieto è interessante", visto il recente lancio dello smartphone di fascia alta con capacità 5G di Huawei.
Se Pechino procederà con il divieto, il blocco senza precedenti potrebbe avere ripercussioni anche su molte altre aziende tecnologiche statunitensi che dipendono dalle vendite e dalla produzione in Cina. Le azioni dei fornitori di Apple in tutti i continenti sono scese, dopo che diverse notizie hanno confermato gli ultimi cambiamenti della Cina. Ad aggravare i problemi di Apple c'è l'aumento dei rendimenti dei Treasury statunitensi, con le obbligazioni in calo a causa dei timori che la Federal Reserve debba intensificare la sua lotta contro l'inflazione, dopo i dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione più deboli del previsto (https://t.me/freefinancepro/1003). Tuttavia, analisti rialzisti come Daniel Ives di Wedbush Securities ritengono che l'effetto di un "divieto sugli iPhone sia decisamente esagerato", in quanto riguarderebbe meno di 500.000 iPhone dei circa 45 milioni che si prevede saranno venduti nel Paese nei prossimi 12 mesi.
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