Il Diario del Trading di Luca Padovan – settimana 17-21 maggio

La seconda settimana di maggio è stata caratterizzata dall’esplosione della volatilità sui principali mercati finanziari. I dati riguardanti la disoccupazione USA, e le relative aspettative, hanno predominato la scena negli ultimi giorni.

I principali indici azionari mondiali capitanati dal Nasdaq hanno iniziato la settimana in profondo rosso lasciando sul terreno da lunedì a giovedì, giorno dell’inversione, quasi 1000 punti di Nasdaq, 500 punti di Dax e 200 punti di SP500. 

Per scongiurare ulteriori vendite Jerome Powell è uscito allo scoperto sul finire di settimana annunciando che la priorità della FED e del governo americano è la piena occupazione a scapito di una crescita dei prezzi che comunque a suo avviso è ancora ampiamente sotto controllo.

Come detto da molte fonti, e come scritto anche nel mio ultimo articolo, c’è una dissonanza tra domanda e offerta di lavoro in quanto a fronte di un’economia che crescerà del 7% quest’anno, di prezzi in aumento e voglia di ripresa e ripartenza da parte di un popolo dedito al consumo una buona parte della popolazione disoccupata non è alla ricerca di lavoro visti i generosi sussidi che il governo mantiene in essere anche in questa fase e che allontanano l’obiettivo della piena occupazione e quindi l’indurimento della politica monetaria e degli stimoli fiscali che tanto impauriscono gli operatori di mercato.

Da giovedì è partito un forte rimbalzo, più forte in Europa rispetto agli Stati Uniti, che ha fatto recuperare buona parte del terreno perso e in alcuni casi chiudere addirittura la settimana in positivo.

FED che smentisce e dati sulle richieste di sussidi di disoccupazione in calo rispetto alle aspettative per i motivi appena citati.

Per una settimana si è parlato poco di Covid, di varianti e di campagne vaccinali; ma giustamente la finanza guarda al futuro e scommette sullo scenario più ottimistico quello di un’uscita dal tunnel della pandemia in tempi brevi, economie in ripresa e superamento dei livelli pre covid tra 2022 e 2023.

Entrando nel vivo della mia operatività settimanale ci eravamo lasciati con le solite 3 operazioni:

  • Short Eur/Usd: non entrato a 1.22500; peccato in quanto la direzione da me pronostica è stata rispettata e il target a 1.20500 sarebbe stato raggiunto senza troppi scossoni; sarà per la prossima.
  • Long Dax in apertura: 2 sconfitte (lunedì e martedì) e 3 vittorie (mercoledì, giovedì e venerdì)
  • Long Bitcoin: settimana dura. La prima operazione è ancora in essere di medio-lungo periodo; sono entrati altri 2 long in settimana a 54.000$ e 47.000$. Ho chiuso tutto sul rimbalzo a 51.000$ di giovedì mattina con un leggero profit visto che le size delle operazioni sono andate in crescendo.
  • A quanto preannunciato ho aggiunto molte operazioni in scalping su Nasdaq100 con direzione long da mercoledì a venerdì. Dopo le prime ore in negativo hanno portato ottimi risultati sull’economia della settimana.

In sintesi, settimana leggermente positiva con le azioni preannunciate e ottimo guadagno con l’operatività sul Nasdaq con ancora un Bitcoin aperto e il resto tutto chiuso per gestire il rischio e l’elevata volatilità data dal periodo.

Per la settimana del 17 Maggio mi aspetta quanto segue:

  • short Eur/Usd multi-day da 1.22000 con target 1.20100 e stop a 1.22700
  • Long Nasdaq100 in apertura Wall Street, target e stop circa 100 punti
  • Long Bitcoin da questi prezzi, 48.000$ con target la chiusura a venerdì e eventuale secondo acquisto a 44.000$. Reputo i livelli attuali al 25% sotto i massimi degli ottimi punti d’entrata sia in ottica di trading che di investimento.

Non si scappa dall’inflazione ma per chi investe denaro è ottimo motore e stimola anche i grandi patrimoni liquidi a trovare uno sfogo.

Buon trading a tutti!

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