23 ottobre 2023
Dopo le ultime dichiarazioni da parte degli esponenti della Fed nel corso della settimana precedente, Bank of America non si aspetta più un incremento dei tassi nel meeting di novembre. Gli esperti evidenziano che sia Powell che Waller hanno messo in luce che l’inflazione si sta muovendo verso il target anche a dispetto di una crescita economica forte. Tuttavia, hanno anche sottolineato che questa dinamica potrebbe non durare: o la crescita rallenta, o l’inflazione riparte. Nel primo caso, la Federal Reserve potrebbe non aver bisogno di altri rialzi del costo del denaro. Nel secondo scenario invece, un nuovo ritocco dei tassi sarebbe giustificato. BofA ritiene che vista anche la forza dei dati macroeconomici di settembre, la Fed effettuerà un aumento del costo del denaro a dicembre. A livello di market mover, le attese sono per un PIL del 3° trimestre al 4,5% su base trimestrale, con la forza dell’economia ampia e di gran lunga oltre le aspettative.
In ogni caso, rimane il rischio che il percorso di rialzo del costo del denaro sia concluso. Questo perché ci potrebbero essere nuove rilevazioni a provare che l’aumento dei prezzi di settembre è stato anomalo. Inoltre, nel 4° trimestre la crescita potrebbe rallentare (per vari motivi come uno shutdown, lo sciopero della UAW, l’inasprimento delle condizioni finanziarie ecc.). Se ciò avvenisse, la Fed potrebbe essere portata a pensare che l’economia non si sta surriscaldando. Un altro fattore a cui guardare è un possibile shutdown in USA, che secondo gli analisti potrebbe compromettere la disponibilità di dati per il meeting di dicembre. In questo quadro, un possibile incremento dei tassi potrebbe dover attendere fino a gennaio 2024. Guardando al quadro di più ampio respiro, gli analisti ritengono che l’economia USA riuscirà ad ottenere un soft landing, con la crescita sotto il trend nel 2024 ma positiva su tutto l’orizzonte di previsione.
Le stime sono per un 2% nel 2023, per uno 0,7% nel 2024 e per un 1,8% nel 2025. Nei tre anni menzionati il PCE dovrebbe attestarsi al 3,6%, al 2,8% e al 2,2%. Per quanto riguarda la Fed invece, i tassi dovrebbero arrivare al picco del 5,5%-5,75% a dicembre. Il percorso di tagli dovrebbe cominciare a giugno con un totale di 75 punti base di riduzioni nel 2024 e di 100 punti base nel 2025.
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