đź“ŠIL FOCUS SULLA RICERCA - OBBLIGAZIONI: I RENDIMENTI NON TORNERANNO SUI LIVELLI DEL 2020 NONOSTANTE I TAGLI DEI TASSI (1 DI 2)

Se tutti sono ormai d’accordo nel dire che i tagli dei tassi sono in arrivo, un elemento che crea diverse diatribe riguarda le tempistiche di queste mosse. TS Lombard evidenzia che i maggiori rialzi dei titoli di Stato USA nell’ultimo mese è stato guidato dalle scadenze a 5 e 10 anni. Questi indica che i mercati sono fiduciosi che la Fed taglierà il costo del denaro, ma c’è incertezza sulle prospettive al 2024. Le attese del mercato per l’anno prossimo vanno dal 2,75% al 5,25%, prezzando in media 100 punti di ribasso. Ma le opinioni sono varie e cambiano a seconda degli scenari attesi dai previsori. Gli analisti evidenziano inoltre come il rallentamento della crescita statunitense parta da livelli elevati, elemento che rende archiviabile lo scenario di soft landing.

TS Lombard ritiene che la disinflazione darà alla Fed la flessibilità per tagliare nel corso dell’anno prossimo. Interessante evidenziare che negli 11 cicli di ribasso del costo del denaro, il PCE a/a medio al momento del primo taglio era del 4,9% per l’headline e del 4,3% del core. Per evitare una recessione, la Federal Reserve ridurrà i tassi al primissimo segno di rallentamento.

Un punto di vista espresso nello studio è che ora non è il momento adatto per entrare nel reddito fisso statunitense, in quanto il rally recente appare eccessivo e i rendimenti del 10 anni tra il 4,5%-5% sembrano adeguati nell’ipotesi centrale della Fed. Oltre a ciò, ci sono rischi al ribasso per via di un premio a termine inferiore alla norma, degli shock geopolitici e di sorprese al rialzo sulla crescita.

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