📊IL FOCUS SULLA RICERCA - OBBLIGAZIONI: I RENDIMENTI NON TORNERANNO SUI LIVELLI DEL 2020 NONOSTANTE I TAGLI DEI TASSI (1 DI 2)
23 novembre 2023

Se tutti sono ormai d’accordo nel dire che i tagli dei tassi sono in arrivo, un elemento che crea diverse diatribe riguarda le tempistiche di queste mosse. TS Lombard evidenzia che i maggiori rialzi dei titoli di Stato USA nell’ultimo mese è stato guidato dalle scadenze a 5 e 10 anni. Questi indica che i mercati sono fiduciosi che la Fed taglierà il costo del denaro, ma c’è incertezza sulle prospettive al 2024. Le attese del mercato per l’anno prossimo vanno dal 2,75% al 5,25%, prezzando in media 100 punti di ribasso. Ma le opinioni sono varie e cambiano a seconda degli scenari attesi dai previsori. Gli analisti evidenziano inoltre come il rallentamento della crescita statunitense parta da livelli elevati, elemento che rende archiviabile lo scenario di soft landing.
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TS Lombard ritiene che la disinflazione darà alla Fed la flessibilità per tagliare nel corso dell’anno prossimo. Interessante evidenziare che negli 11 cicli di ribasso del costo del denaro, il PCE a/a medio al momento del primo taglio era del 4,9% per l’headline e del 4,3% del core. Per evitare una recessione, la Federal Reserve ridurrà i tassi al primissimo segno di rallentamento.
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Un punto di vista espresso nello studio è che ora non è il momento adatto per entrare nel reddito fisso statunitense, in quanto il rally recente appare eccessivo e i rendimenti del 10 anni tra il 4,5%-5% sembrano adeguati nell’ipotesi centrale della Fed. Oltre a ciò, ci sono rischi al ribasso per via di un premio a termine inferiore alla norma, degli shock geopolitici e di sorprese al rialzo sulla crescita.
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